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Doni: 'Juve, l'Atalanta è favorita. Gasp resta, è il Ferguson di Bergamo. Sulle mie vicende personali...'
GASPERINI - "E' la chiave di tutto. Gasp è già il Ferguson di Bergamo, e sarà un matrimonio ancora lunghissimo secondo me: credo che sia l’obiettivo suo e anche del club".
PIRLO - "Alla Juve è in corso un massiccio cambio generazionale, e i giovani vanno aspettati, altrimenti non hanno senso certi investimenti. Pirlo? Lo conosco bene, è uomo di calcio a 360 gradi. Certo, è stato forse un azzardo affidargli subito una panchina tanto pesante, però è assurdo pensare che il mancato scudetto e l’eliminazione prematura in Champions siano soprattutto colpa sua".
DONI E IL CALCIO - "Mi vedevo dirigente a fine carriera, poi sono stato travolto da alcune vicende che tutti sapete. Durante l’inchiesta ho subìto titoli a caratteri cubitali, la mia assoluzione è invece passata quasi in sordina. Non sono stato uno stinco di santo, lo so bene, ma ho pagato molto di più rispetto ai fatti poi dimostrati. La ferita è stata tremenda, mi sono allontanato dal mio mondo, ho smesso di fidarmi di molta gente. Oggi fa meno male, ma la cicatrice è sempre lì, bella evidente".