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Donadoni: 'Pronto a tornare in panchina. Scudetto? Milan, Napoli e Inter si equivalgono, la Juve...'
IL MILAN - "Il Milan ha dimostrato carattere e qualità. L'Atalanta è una squadra collaudata che mette in primo piano la fisicità ma i rossoneri non sono stati da meno. Questo è un aspetto importante. Vincere una partita così non era affatto semplice".
FATICA IN EUROPA - "Difficile dirlo. Le inglesi danno la sensazione di essere più abituate e partite del genere, da parte nostra non c'è ancora la mentalità giusta e per questo si fa ancora un po' di fatica. L'aspetto fisico e dell'intensità ci mette su un livello inferiore".
SCUDETTO - "Non lo so ma Milan, Napoli e Inter possono equivalersi. I rossoneri hanno trovato la quadratura e hanno giocatori fuori che potranno aiutare. La cosa più importante è però che tutti hanno preso coscienza di ciò che possono fare nonostante le assenze di Ibrahimovic e Giroud. L'Inter ha già vinto e può rifarlo, mentre il Napoli ha grande valore, ha vinto tutte le partite. Sono tre realtà che metterei sullo stesso piano. Poi c'è la Juve, che recupererà, ma le altre tre in questo momento sono un pochino sopra secondo me".
TONALI - "Mi sta piacendo molto ma mi piaceva anche l'anno scorso quando il Milan lo ha preso. Adesso è migliorato molto, ieri ha fatto un gol sfruttando aggressività e veemenza, nonostante l'errore di Freuler. Rispetto all'anno scorso è completamente trasformato, ha preso consapevolezza nei suoi mezzi e sarà un valore aggiunto. Tutti i centrocampisti del Milan poi stanno facendo molto bene".
MONDIALI - "Eliminare le amichevoli inutili può starci, ma è giusto che le Nazionali stiano insieme per fare gruppo. L'idea potrebbe essere interessante, ma va studiato bene".
RAZZISMO - "Quello che era l'atteggiamento allora non è molto diverso da oggi. Ora si è più attenti, questi accadimenti non fanno onore a nessuno ma a volte si esagera troppo, in un senso o nell'altro. Assistere oggi a queste situazione è un paradosso, quando ci sono idioti che fanno cose di questo genere mi viene da ridere, non è possibile".
TORNARE IN PANCHINA - "Sono qui e sono pronto, guardo le partite e sono sempre attivo. Quando arriverà l'occasione giusta la prenderò in considerazione. Il mio obiettivo è quello di allenare una squadra con un programma fatto con i giusti criteri".
ITALIA - "La grande differenza tra giocatori normali e grandi giocatori è questa. Il grande giocatore mette da parte il risultato positivo e si ributta con voglia e determinazione sul campo. Questi continuano a vincere e a essere vincenti. Non è semplice trovare le motivazioni ma non si deve pensare troppo alle vittorie passate, si deve subito guardare avanti e avere il desiderio di continuare a vincere".