Donadoni: 'Direi di sì al volo al Milan'
Intervenuto ai microfoni di Gazzetta TV, l'allenatore del Parma, Roberto Donadoni, ha parlato dell'attuale situazione del Parma e anche del suo futuro aprendo un clamoroso scenario di merca "Al Parma la situazione va avanti così da mesi, non da giorni, purtroppo non possiamo far altro che continuare a comportarci da professionisti. Sono un uomo con un grande rigore? Fa parte dell'educazione che ho avuto: i miei mi hanno insegnato certi valori. Oggi è fondamentale essere d'aiuto ai nostri giovani, io cerco di essere d'esempio".
PASSATO E FUTURO - "Quando ho deciso di allenare, mi è capitata l'opportunità del Lecco. Baresi mi ha chiesto di accompagnarlo come assistente in Inghilterra, ma io volevo imparare lavorando in prima persona. Lì ho capito effettivamente se la cose poteva piacermi o meno. Se ho consigliato Inzaghi di partire dal Sassuolo? Se i dirigenti del Milan lo hanno corteggiato, non penso fosse così facile rifiutare. Sarebbe stato un paradosso scegliere il Sassuolo e non il Milan. Se direi di sì al Milan? Non penso sia difficile rispondere a questa domanda. E' chiaro che gli ultimi due risultati, che avrebbero potuto sistemare un po' le cose in casa rossonera, non sono arrivati".
SARRI E MANCINI - "Ho sentito recentemente Bielsa alla premiazione per la panchina d'oro, l'allenatore deve avere prima la testa. Sarri sta facendo bene ad Empoli, mostrando delle qualità, ma non è detto che queste qualità rimarrebbero tali in un altro ambiente come quello del Milan. Mancini? Ha detto che l'Inter non è da terzo posto? Se un allenatore del suo calibro fa certe affermazioni, uno le ascolta. Quello che ha detto è che l'anno prossimo lotteranno per lo scudetto, quest'anno non si può pretendere molto".