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  • ​Domenica (poco) sportiva: Gene Gnocchi sbatte la porta, Paola Ferrari una furia contro Mazzocchi e Sabrina Gandolfi

    ​Domenica (poco) sportiva: Gene Gnocchi sbatte la porta, Paola Ferrari una furia contro Mazzocchi e Sabrina Gandolfi

    GUERRA IN RAI. 
    La Domenica Sportiva alla Gandolfi, la rabbia di Paola Ferrari sui social. 
    Botta e risposta tra le due conduttrici su twitter e facebook. Volano gli stracci. La Ferrari alla Gandolfi: «Guardati allo specchio se hai coraggio». Poi polemizza con Mazzocchi. 

    È già guerra, e la sensazione è che siamo solo all'inizio. Paola Ferrari sostituita dalla Rai dopo anni alla conduzione della «Domenica Sportiva» dalla collega bionda (e più giovane) Sabrina Gandolfi, l'ha presa malissimo. Da quando la notizia è ufficiale ha iniziato la sua personale «crociata» sui social network, prima raccogliendo la solidarietà dei suoi fan, poi invitandoli a chiedere spiegazioni ai vertici Rai e ai curatori della «Domenica sportiva» sulla sua sostituzione, infine rivolgendosi (con toni rancorosi) direttamente alla conduttrice che ha preso il suo posto e che da stasera sarà al timone del programma sportivo di punta della Rai dopo aver condotto Sabato Sprint. 


    Insulti via twitter - Tutto è nato da un post di Sabrina Gandolfi su Facebook, che allude alla Ferrari impegnata da giorni a ritwittare messaggi di solidarietà: «Twitter si sta svegliando...il social dei vip...sarà per questo che lo uso poco? ». Passano poche ore e la Ferrari risponde difendendo il popolo Twitter, social contro il quale solo qualche tempo fa la giornalista s'era scagliata perché non gradiva i commenti sui suoi presunti ritocchini. «Ecco come qualcuno insulta il popolo democratico e globale. Io non lo accetto!». 

    La guerra continua su Facebook - La guerra è ormai esplosa e si sposta anche su Facebook. Paola Ferrari diventa feroce con la Gandolfi che dice di usare poco Twitter: «Brava ! Non usarlo e dormi bene. E domani mattina guardati allo specchio se hai il coraggio! Non aggiungo altro. E non permetterti MAI di pronunciare il mio nome . Dimenticavo: complimenti per i denti rifatti». 

    Contro Marco Mazzocchi - La Ferrari , scippata del suo programma, è letteralmente inviperita e ne ha per tutti. Quando Marco Mazzocchi, promosso anch'egli alla conduzione di 90°minuto , osa lanciare un «in bocca al lupo» alla Gandolfi, l'ex conduttrice non gradisce. E vai con un altro tweet al veleno. 

    Toni smorzati - I toni si smorzano nella serata di domenica da parte di Paola Ferrari. «Chiedo a tutti di seguire con lo stesso affetto che avete dedicato a me la Domenica Sportiva. Un successo straordinario di questi ultimi anni che sono sicura verrà confermato», si legge in una nota. «È questo che io mi auguro per il programma, per il suo gruppo di lavoro e per la Rai. Ai giornalisti e agli inviati di Rai Sport, a tutto lo studio di Milano della Rai - sottolinea la Ferrari - va sempre il mio affetto e il mio ringraziamento per questi 4 anni che hanno decretato il successo assoluto della Domenica Sportiva in tutte le seconde serate della domenica». 


    IL COMICO LASCIATO A CASA DOPO TRE ANNI, FINITO IL CICLO CON PAOLA FERRARI
    Gene Gnocchi: «Cacciato dalla Domenica Sportiva ma nessuno mi ha avvertito». 
    «Non recito il ruolo dell’epurato, ma sono offeso per il modo». 

    «Non recito certo il ruolo dell’epurato. Voglio che sia chiaro, io sono d’accordissimo: chi è a capo di un programma ha la facoltà di scegliere chi vuole, di effettuare tutti i cambiamenti che desidera». 
    Ma? 
    «Ma il modo, in particolare del curatore della trasmissione Maurizio Losa, mi ha offeso. Sono lì da tre anni e non mi ha fatto nemmeno una telefonata per dirmi che non rientravo nei programmi: avevo intuito che è una persona piccola e si è rivelata tale». 

    «La Domenica Sportiva» cambia volti. Gene Gnocchi non ci sarà, e il modo ancor l’offende. Anche Paola Ferrari ha dovuto cedere la conduzione a Sabrina Gandolfi e pare non l’abbia presa bene.
    «Non so, però sapevo che avrebbe voluto esserci ancora. Con Paola siamo diventati una coppia di fatto, avevamo un’ottima intesa e senza di lei comunque non so se avrebbe avuto senso continuare. Quando vado in giro per i miei spettacoli mi chiedono immancabilmente di lei: è un peccato aver sciolto la coppia».

    Il bilancio di questi tre anni? 
    «La Ds non è una trasmissione facile, senza i diritti per il calcio la trasmissione può funzionare se funzionano le dinamiche interne dei protagonisti. Io penso di aver dato il mio contributo». 

    Il contributo di Collovati è stato evidentemente ritenuto insufficiente: è stato sostituito da Tardelli. 
    «Beh potevano dirglielo prima, lo hanno avvisato a fine luglio, non si fa così».

    Lei era la variante comica della trasmissione, il calcio ha senso dell’umorismo? 
    «È difficile scherzare sul mondo del calcio, la gente si prende troppo sul serio, certi tifosi pensano che dietro una mia battuta ci sia un disegno di destabilizzazione della società per cui tifano. Ma io non ho mai un secondo fine: posso scherzare su Juve, Milan o Inter, su Thohir, De Laurentiis o Benitez ma solo per il gusto dell’ironia».

    Tra gli addetti ai lavori chi è il meno permaloso? 
    «Allegri è uno che ha sempre scherzato. Anche con Mazzarri abbiamo riso spesso. Seedorf passa per uno spigoloso ma in trasmissione è sempre stato di una signorilità impeccabile, ha accettato qualunque critica e battuta». 

    I più permalosi? 
    «Con Rudi Garcia della Roma c’è stata qualche difficoltà, ma può essere stato anche per la difficoltà della lingua. Con Malesani abbiamo avuto scontri pesanti ma sette partite consecutive le ha perse lui, non io. Anche Stramaccioni non prendeva bene battute o domande spinose». 

    Anche Maradona se l’è presa per una sua battuta: lei diceva che vorrebbe fare l’ambasciatore per il cartello di Medellin e lui la vuole querelare. 
    «È una cosa strana, in radio avevo avuto modo di scherzare con il suo avvocato: proponevo a Maradona una sfida di palleggi al San Paolo. Pensavo si fosse chiusa lì, ma poi ho saputo che mi voleva querelare comunque, ma a oggi non ho ricevuto niente». 

    Qualche giorno fa ha commentato la cerimonia degli Emmy, su Twitter in molti l’hanno attaccata: c’è chi ha scritto che ha fatto battute di cattivo gusto come quella alla fine della commemorazione per Robin Williams. 
    «Diffido del popolo di Twitter, il complimento più bello che ti fanno è “devi morire”. Alla fine di un filmato che ricordava tutte le celebrità di Hollywood morte quest’anno, mi sono permesso di dire che si erano dimenticati della morte del leone della Metro-Goldwyn-Mayer. Solo un demente può pensare che volessi infangare la memoria di Robin Williams».

    Senza «La Domenica Sportiva» che farà? 
    «Dovrei fare qualche puntata di Zelig e poi ho in ballo un progetto per la tv. Dovrei chiudere a breve ma non posso dire nulla».

    Pare che Sky lo aspetti.


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