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    Bonucci, il simbolo del fallimento Juve: è capitano di una non-squadra che affonda con lui

    Bonucci, il simbolo del fallimento Juve: è capitano di una non-squadra che affonda con lui

    • Nicola Balice
    Ci sono tante immagini di una Juve fallimentare, almeno per ora, almeno in Europa. In questo nuovo crollo c'è un Max Allegri quasi rassegnato, quasi incartato su se stesso e sulle tante-troppe assenze pesanti (Chiesa e Pogba, Di Maria e Paredes, Bremer e De Sciglio), che sono fattore decisivo di questo avvio di stagione ma non l'unico. C'è un Dusan Vlahovic che per un'ora abbondante sembra lottare quasi da solo contro tutti, ai limiti dell'infortunio muscolare che spera di aver evitato appena in tempo. Ci sono quei giovani bravi e con le spalle leggere, che andrebbero forse semplicemente lanciati considerando che peggio di chi gioca al loro posto probabilmente non potrebbero fare: vedi Fabio Miretti e Matias Soulé, vedi l'ultimo arrivato Samuel Iling-Junior. Facce fresche, forze fresche. Che stridono in un contesto che sembra in realtà rappresentato al meglio dal momento di Leonardo Bonucci: capitano che va a fondo su una barca che fa acqua da tutte le parti.

    SENZA FORZE – Della Juve che fu, è praticamente rimasto solo lui. Perché gli altri (Cuadrado e Alex Sandro, Rugani e De Sciglio) erano comprimari o poco più. È rimasto solo lui, che con Allegri aveva pure il rapporto più tormentato, per quanto entrambi alla fine avevano quasi sempre capito di avere bisogno l'uno dell'altro, parentesi Milan permettendo. Anche in questa fase, di fatto, Bonucci gioca sempre o quasi. E va a fondo, sempre o quasi. Contro il Benfica è stato fatto a fettine, il gol del 4-1 è impietoso: sbaglia il passaggio, se la prendo con il mondo, scivola a vuoto e si tocca il piede mentre Rafa Silva fa festa. Poco dopo, la sostituzione. Lui abdica, la Juve affonda. Anche perché già l'anno scorso i presupposti erano altri, co-titolare insieme a Chiellini al fianco dell'erede designato De Ligt. Vanno via gli altri due, arriva il solo Bremer oltre all'acerbo Gatti, non può nemmeno gestirsi ed essere gestito. Difesa a quattro o difesa a tre, a questo punto cambia pure poco. Bonucci non è più quello di prima, la Juve nemmeno. Capitano di una squadra che squadra non è. E che affonda insieme a lui, anche per colpa sua.

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