Diritti tv, oggi l'assemblea della verità: svolta vicina, Dazn a un passo. Le ultime
L'ora della verità. Il 29 marzo, scadenza del bando per i diritti tv del prossimo triennio, si avvicina. E nessuno, nella Lega di Serie A, vuole correre il rischio di riformularlo, andando così incontro a nuove offerte al ribasso. È fissata per oggi pomeriggio l'assemblea di Lega che potrebbe decidere i prossimi tre anni del calcio in televisione. La novità delle ultime ore è lo scatto di Dazn, da settimane in vantaggio rispetto a Sky: lo riporta l'edizione online di Repubblica, che spiega come anche Torino e Bologna, rappresentate da Cairo e Fenucci, voteranno per la piattaforma streaming, aggiungendosi così a Atalanta, Fiorentina, Verona, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Parma, Cagliari e Udinese. Tredici voti, uno solo meno del numero legale per il sì decisivo.
BALLA UN VOTO - L'offerta di Dazn resta la più alta e la più convincente per la maggioranza dell'assemblea. Sul piatto, per il prossimo triennio, ci sono 840 milioni per le 10 partite del week-end (7 in esclusiva), agevolati da un accordo con Tim che rassicura i presidenti sugli iniziali dubbi di connessione e stabilità della piattaforma. All'orizzonte, d'altro canto, c'è una svolta storica, un addio a Sky dopo 18 anni. O meglio, un ruolo di comprimario anziché di protagonista. La tv di Santa Giulia, dopo il lungo tira e molla con la Lega di Serie A (l'ad De Siervo ritiene inammissibile l'offerta di 750 milioni), punta almeno alla co-esclusiva delle 3 restanti partite. Un accordo che metterebbe al riparo la stessa Lega: resterebbe vivo, infatti, un legame che tra tre anni potrebbe tornare caldo. Il braccio di ferro, dunque, è al rettilineo finale: l'ala guidata da Agnelli e De Laurentiis, con Lotito e Marotta, è pronta a esultare. Il voto finale potrebbe arrivare dalla Roma, che cederebbe a Dazn purchè il club delle big accetti di riaprire la trattativa coi fondi. Scenario inimmaginabile, ma per il sì finale manca davvero poco. Dazn vede lo striscione del traguardo, il calcio italiano si prepara alla rivoluzione.
BALLA UN VOTO - L'offerta di Dazn resta la più alta e la più convincente per la maggioranza dell'assemblea. Sul piatto, per il prossimo triennio, ci sono 840 milioni per le 10 partite del week-end (7 in esclusiva), agevolati da un accordo con Tim che rassicura i presidenti sugli iniziali dubbi di connessione e stabilità della piattaforma. All'orizzonte, d'altro canto, c'è una svolta storica, un addio a Sky dopo 18 anni. O meglio, un ruolo di comprimario anziché di protagonista. La tv di Santa Giulia, dopo il lungo tira e molla con la Lega di Serie A (l'ad De Siervo ritiene inammissibile l'offerta di 750 milioni), punta almeno alla co-esclusiva delle 3 restanti partite. Un accordo che metterebbe al riparo la stessa Lega: resterebbe vivo, infatti, un legame che tra tre anni potrebbe tornare caldo. Il braccio di ferro, dunque, è al rettilineo finale: l'ala guidata da Agnelli e De Laurentiis, con Lotito e Marotta, è pronta a esultare. Il voto finale potrebbe arrivare dalla Roma, che cederebbe a Dazn purchè il club delle big accetti di riaprire la trattativa coi fondi. Scenario inimmaginabile, ma per il sì finale manca davvero poco. Dazn vede lo striscione del traguardo, il calcio italiano si prepara alla rivoluzione.