Diritti tv: primo incontro tra Sky e Mediapro
La svolta c’è stata lunedì, quando gli spagnoli hanno versato alla Lega l’acconto di 50 milioni più Iva (totale 64 milioni) spegnendo i malumori e l’agitazione dei club che non avevano preso affatto bene la lettera con cui Mediapro comunicava la sospensione degli adempimenti in attesa di maggiori delucidazioni sul parere dell’Antitrust e sui confini entro cui esercitare il suo ruolo di intermediario. Ora il gruppo catalano ha tempo fino al 26 aprile per produrre la fideiussione da 1 miliardo più Iva, l’ultimo passaggio formale, ma il pagamento dell’anticipo è stato un segnale decisivo. Così ieri Sky ha accettato di incontrare per la prima volta Mediapro. L’emittente satellitare ha chiesto alla controparte in che modo volesse vendere i diritti e costruire i pacchetti ma Mediapro è rimasta molto abbottonata dicendo di non aver deciso e lasciando aperte tutte le soluzioni. Risposte evasive che suonano come strategiche. A ogni modo, gli spagnoli hanno fatto sapere che domani pubblicheranno il bando per la sublicenza dei diritti e hanno assicurato che la procedura rispetterà pienamente le linee guida. Insomma, prestissimo le carte verranno svelate e si capirà su quali basi potrà concretizzarsi la discesa in campo di Sky e degli altri.
Nell’incontro di ieri Sky si è limitata ad ascoltare e non ha avanzato condizioni. Di sicuro privilegia una vendita per esclusive, mentre la strategia di Mediapro – almeno inizialmente – era quella di proporre tutto a tutte le piattaforme, strizzando l’occhio agli OTT (Over The Top), nella speranza di allargare la base degli abbonati alla visione a pagamento della Serie A. Avendo offerto 1050 milioni a stagione alla Lega, Mediapro si aspetta ora un ritorno dell’investimento, possibilmente con un margine. Ce la farà? Il mercato italiano, senza intermediazioni, era arrivato a offrire 830 milioni alla Lega. Insomma, sarà una partita durissima e dall’esito incerto. Nulla è escluso, nemmeno che Mediapro torni a bussare ai club per provare a convincerli a realizzare il canale tematico, vero sogno nel cassetto dei catalani, non contemplato dal bando vinto. L’intermediario punta a raccogliere 650-700 milioni di euro circa da Sky e il resto da Mediaset e un operatore del web (Perform?). Il tempo ci dirà se ha fatto bene i calcoli.