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  • Diritti tv: Agnelli, Galliani e Paolillo contro i piccoli: perchè Inter, Milan e Juve non si fanno un torneo a tre?

    Diritti tv: Agnelli, Galliani e Paolillo contro i piccoli: perchè Inter, Milan e Juve non si fanno un torneo a tre?

    di Xavier Jacobelli

    direttore www.quotidiano.net

    Questa storia dei 200 milioni di diritti tv che Inter, Juve, Milan, Roma e Napoli vogliono suddividere a modo loro, alla faccia degli altri 15 club, dei bacinin d'utenza e di una legge che parla chiaro, rischia di provocare una spaccatura dalle conseguenze devastanti per la serie A. Oggi Paolillo, braccio destro di Moratti, ha minacciato le piccole e medie società di non fare più mercato con loro se non cambiano idea. Ieri rimbombavano ancora le durissime critiche di Galliani al presidente uscente della Lega, Maurizio Beretta, reo di avere votato con i ribelli. L'altro ieri Agnelli ha avvetrtito che, se le cose continuano così, la Juve potrebbe uscire dalla Lega stessa, evitando di informare i tifosi su dove e con chi, a quel punto, la società bianconera potrebbe giocare. Forse con Inter e Milan per organizzare una serie A a tre squadre? 

    Secondo calcoli di fonti indipendenti, con il criterio di rilevazione del numero dei tifosi caldeggiato dalle Quindici, le Grandi ci rimetterebbero dai 10 ai 15 milioni di euro a testa. Una somma ragguardevole, s'intende, ma che certamente non manderebbe allo sfascio i bilanci di Inter, Milan e Juve che, se in questi anni sono andati in rosso, non ci sono andati per i rimanenti diritti tv da assegnare adesso, ma per il monte ingaggi spropositato che, nel corso del tempo, hanno assicurato ai propri tesserati. E' vero o non è vero? 

    E ancora: è vero o non è vero che, per turare le falle in vista del fair play finanziario di Patini, i club summenzionati hanno cominciato a ridurre gli stipendi dei giocatori, anche a costo di non rinnovare loro i contratti? La questione è un'altra: è il controllo politico sulla Lega di serie A che le Grandi vorrebbero continuare ad esercitare sempre e comunque, monopolizzando la miniera d'oro dei diritti tv. Ai Ribelli si presenta un'occasione storica: opporsi all'asse Milan-Inter-Juve che ha dominato gli equilibri non solo tecnici, ma economici del calcio italiano. E il risultato di questa partita è tutto da scrivere

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