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Dirigenti top, proprietà assente, Zhang ringrazi Antonello e Marotta! L'Inter è rimasta competitiva solo grazie a loro
ANTONELLO MASTERCLASS - Partendo dal lato economico e tenendo conto che da parte di Suning e della famiglia Zhang non è di fatto entrato alcun tipo di finanziamento, il lavoro svolto dall'ad dell'area corporate Alessandro Antonello si è rilevato fondamentale per evitare gli scenari peggiori. Il -245 milioni con cui è stato chiuso l'ultimo bilancio è stato compensato in parte sia dal rifinanziamento del Bond, sia dall'ingresso di nuove e fondamentali sponsorizzazioni (ad esempio quelle di maglia che hanno generato valore maggiore). In più la strategia della rivalutazione del marchio e della libreria storica ha consentito di rientrare in un regime in cui, sebbene i conti non siano ancora in ordine, sono tornati almeno sotto controllo.
MAROTTA MASTERCLASS - Al lavoro dell'area corporate si è quindi aggiunto quello dell'area sport perché non va dimenticato che in una sola estate l'Inter ha perso per diversi motivi e realizzando introiti fondamentali, prima Hakimi (venduto al PSG), poi Eriksen (per il malore in campo) quindi Conte e infine Lukaku (venduto al Chelsea). Di fatto l'intera asse portante della squadra ha abbandonato una nave che Marotta (insieme ad Ausilio e Baccin) è riuscito comunque a rinforzare nonostante il budget limitato a disposizione. Prima Calhanoglu preso a zero dal Milan, poi Inzaghi strappato alla Lazio, quindi Dzeko, Dumfries e Correa (forse l'argentino è l'unico colpo non perfettamente riuscito della stagione) reinvestendo soltanto 50 dei 200 milioni incassati dagli addii e con una proprietà che chiede costantemente di tirare la cinghia. Zhang ringrazi Antonello e Marotta. Se l'Inter ha potuto alzare ancora dei trofei importanti e ha lottato fino alla fine per lo scudetto in questa stagione è solo merito loro.