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    Dinamo Zagabria-Atalanta, le pagelle di CM: la Dea non si presenta, si salvano solo i new entry

    Dinamo Zagabria-Atalanta, le pagelle di CM: la Dea non si presenta, si salvano solo i new entry

    • Marina Belotti, inviata a Zagabria
    Dinamo Zagabria-Atalanta 4-0
     
    DINAMO ZAGABRIA
     
    Livaković: 6
    Théophile-Catherine: 6
    Perić: 6
    Stojanovic: 6,5
    Leovac: 7,5
    Dilaver: 7
    Moro: 6,5

    (28’ s.t. Gojak 6)
    Ademi: 6,5
    Dani Olmo: 8,5
    Oršić: 8,5

    (Dal 31’ s.t. Ivanusec sv)
    Petković: 6
    (Dal 38’ s.t. Gavranovic sv)
     
    All. ​ Bjelica: 7,5
     
    ATALANTA
     
    Gollini 5: al 9’ si butta a capofitto su Orsic e compagni per salvare lo specchio, ma presto scoprirà che non basta. Non può nulla sul tiro secco di Leovac con un Dani Olmo così forsennato, ma la conclusione dalla distanza di Orsic è angolata, forse non la vede partire. Tiene sott’occhio la testa di Ademi e non quella di Orsic sulla doppietta. Poi però tiene in vita i suoi impedendo a Orsic la tripletta con una parata da manuale, ma non basta. Toloi non collabora ed è poker. Forse il meno colpevole.

    Toloi 5: subito messa alla prova la sua prontezza di riflessi per l’attacco aggressivo croato, riesce a salvare in corner solo la prima sfera di Orsic. Dormita generale sul primo gol, ma lui è il primo a farsi anticipare da Leovac. Sembra abbia addirittura paura di Orsic, tanto da non avvicinarsi mai, lo lascia libero di firmare il tris.

    Djimsiti 4,5: Si becca subito il giallo, Petkovic è più forte. Al 28’ rischia l’autogol con un passaggio azzardato in area piccola. Ingenuità non permesse in Champions. Orsic se lo mangia a colazione. 

    Masiello 5: più avanzato dei colleghi difensori, è lui a far ripartire l’azione spingendo la squadra. Sarebbe più utile dietro vista la carica croata come dimostrato nel salvataggio sulla linea (invano) su Olmo. Si fa sorprendere da Ademi e i suoi rinvii son da mani nei capelli. Quelle di Gasperini in panca che infatti lo cambia.
     
    (Dal 1’ st Malinovskyi 6: massimo esperto nella competizione europea, entra e orchestra la prima vera azione gol. Serviva proprio la sua esperienza stasera, ma da subito).

    Hateboer 5: pronto negli scontri che gli regalano qualche punizione preziosa per allentare la furia croata in attacco e provare a invertire la gara. Ma non è la solita macchina da guerra, gli avversari lo dribblano e sembrano più veloci di lui.

    de Roon 5: cerca di aiutare la difesa e fare da intermediario con l’arbitro ma è una gara persa in partenza e l’olandese non è mai entrato in partita.

    Freuler 4,5: salta per rubar palla di zucca ad Ademi, ma non basta. Si fa mangiare letteralmente da Dani Olmo, irraggiungibile per lo svizzero. Non pervenuto, Gasp lo toglie.

    (Dal 1’ del s.t. Pasalic 6: entra e va vicino al gol accorrendo al volo e sparando a lato del palo).

    Gosens 5,5: si fa trovare sempre più spesso davanti alla porta. Vale un gol il suo salvataggio alla mezzora sulla palla d’oro di Leovac per il solito Olmo. In ritardo su Moro ma il più in partita, cerca ogni varco possibile per l’assist e poi si sposta in difesa a frenare la Dinamo.

    Gomez 5: non fa in tempo a calciare che una parete blu si abbatte su ogni sua palla. Rincorre come un pazzo Stojanovic, ma il 30 è molto più forte. E’ suo il primo tiro in porta della gara allo scadere del primo tempo, 
     
    Ilicic 5: si insinua sulla fascia destra per avere una visuale migliore e servire palla a Gosens, la palla sfiora la traversa. Non serve Zapata ma tenta più spesso l’azione personale, sempre troppo lontana dalla porta giusta. Olmo lo salta con una facilità imbarazzante.
     
    (Dal 43’ s.t. Barrow: sv, può dire di aver esordito in Champions).

    Zapata 5: sarebbe anche pronto a incidere davanti se non fosse che la palla non gli arriva quasi mai e, quando arriva, la perde. Ma non è solo la sfera a sfuggirgli, anche Théophile-Catherine fa la stessa fine. Incolore, si avvicina al gol solo nel finale, ma non ha la sua solita zampata.


    All. Gasperini 5,5: non è la squadra forgiata da lui in questi tre anni, si muove lentamente, non riesce a superare la metà campo. Non ha mai giocato la Champions e si vede, resta in bambola. Poi meriti alla Dinamo, hanno studiato meglio l’Atalanta, giocano più a memoria di lei e Olmo sulla fascia è un extraterrestre. Bene i cambi, la prima vera azione da Atalanta è orchestrata da Malinovskyi e Pasalic, ma non basta. 

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