Made in Italy. Con gli occhi a mandorla. La Cina calcistica parla ancora la nostra lingua, s'è desto il Guanghzou. Terzo titolo consecutivo per Marcello Lippi, il modo migliore per spostarsi dalla panchina alla scrivania. Dove si affiderà ancora al fiuto del figlio Davide, l'artefice del colpo Elkeson. Tra l'altro fresco di rinnovo, quindi niente Serie A. Little Italy in Cina: è in arrivo Cannavaro come allenatore, si ricompone la coppia Mondiale, inevitabile che Marcello scegliesse un uomo suo per il passaggio di testimone. Lo sapeva da tempo, Fabio, ma si era attenuto alla consegna del silenzio. Vuole fare questo da grande, a Dubai si era limitato a fare il vice, eccola la grande occasione. Anche perché le prospettive societarie sono ancora più incoraggianti del normale: c'è un nuovo azionista nel club, soldi freschi freschi, nomi impensabili (e irraggiungibili) come obiettivi. Pensate che il sogno del nuovo Guanghzou sarebbe Benzema, che non prenderanno mai ovvio. Ma giusto per farvi tastare il polso delle loro ambizioni per la prossima stagione. Ecco perché il futuro degli altri due italiani, Diamanti e Gila, adesso è incerto. Essendo extracomunitari (per le limitazioni nella Chinese League), potrebbero anche finire sul mercato per lasciare il posto ai prossimi colpi in programma. Per adesso, non ci sono offerte o trattative per il loro ritorno in Italia, ma gennaio si avvicina e due giocatori così potrebbero servire davvero a tanti. Certo, l'ingaggio pesante può essere un problema, ma la loro affidabilità per attacco (Gila) e trequarti (Alino) vale un pensiero per chi ha bisogno di gol e assist sicuri. Nel frattempo, selfie e sorrisi: dalla Cina con furore italiano.
Gianluca Di Marzio (giornalista Sky Sport)
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