Ero curioso, sì. Tutti a parlare della Polonia dopo la vittoria della storia contro la Germania. Ed ecco la partita della verità contro la Scozia. La vedo e la commento, mi diverto. A dir la verità, mi è piaciuta più la squadra di Strachan. Niente di che, per carità, ma compattezza ed equilibrio, con un 4-1-4-1 a misura di Polonia, incartata nonostante il vantaggio episodico. Gli scozzesi giocano bene e passano persino davanti: Morrison in mezzo fa legna e ordina il gioco, Fletcher davanti gestisce i movimenti e apre spazi, Anya e Naismith si piazzano larghi e incidono quanto basta. Ecco, entrambi gli esterni non sono più giovanissimi, giocano in Inghilterra e forse faticherebbero da noi, quindi nessun consiglio di mercato. E la Polonia? Hai voglia. Milik bene bene, non solo per il gol. Ha l'argento vivo addosso, corre e segna, si aiuta pure col fisico. Piazzato dietro a Lewa, diventa l'arma letale della Polonia, due su due tra Germania e Scozia. È fresco, talentuoso, 20 anni e in prestito dal Bayer Leverkusen all'Ajax: bravi loro a prenderlo, il ragazzo si farà. Tutto il resto normale, Glik sicuro in difesa, esterni che spingono di continuo, Grosicki continuo negli inserimenti. Il biondino gioca nel Rennes, ha 26 anni e sembra proprio un centrocampista moderno. Curioso sì, di rivedere lui e la sua Polonia.
Gianluca Di Marzio (giornalista Sky Sport)
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