Rieccolo. Furioso e silenzioso. Due sconfitte e via, parte la solita rivoluzione. Zamparini, bentornato. In Serie A, con il suo Palermo. Senza spendere le cifre di una volta, diciamolo. Ma con l'identica pretesa di perdere mai. Perché altrimenti é meglio preparare già le valigie, il telegramma sarà spedito da un momento all'altro. Ds e/o allenatore, il mirino di Zampa è sempre puntato sugli stessi obiettivi. Dipende da umori e consiglieri. L'estate scorsa, il peccato originale: rompere la coppia Perinetti-Iachini che aveva lavorato serenamente e, soprattutto, vincendo. Mandando osservatori in giro per il mondo a cercare talenti per il ritorno in A. E invece? Via Perinetti, chissà perché. Poteri a Ceravolo che ha sempre fatto (benissimo) il talent scout, ma non è un vero e proprio ds. E tutto il lavoro fatto da Perinetti e i suoi collaboratori? Buttato o quasi. Altrimenti le relazioni su Makienok sarebbero state visionate prima di comprarlo. E adesso? Addio Ceravolo perché Iachini merita ancora fiducia. E qualcosa comunque va fatto in casa Zamparini quando si perde. Quindi? Reja, sondato qualche giorno fa, ha detto no al ruolo di direttore tecnico e così dentro Viviani come collaboratore. Mentre Baccin potrebbe essere promosso dal settore giovanile e fare il ds, con o senza il ritorno di Perinetti. La telefonata a Baccin è storia di ieri: "Tieniti pronto, pensaci, nei prossimi giorni ne parliamo". Perché Zamparini cento ne pensa e mille ne fa, cambia spesso idea, lo conoscono e conosciamo bene. Rieccolo.
Gianluca Di Marzio (giornalista Sky Sport)
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