#DIMARZIOALERT: 'Ecco i retroscena dell'ultima giornata di calciomercato'
Dormo, non dormo. Sono le cinque e non riesco a prendere sonno, mia moglie sarà già nel mondo dei sogni. Sono tornato a casa da poco, le strade di Milano sono deserte, è finita da poco l'ultima notte di calciomercato. Quando siamo usciti dall'Ata Hotel Executive, vicino Corso Como, un gruppo di ragazzi ci aspettava come fossimo protagonisti di un film, forse perché avevano saputo della presenza di Salvatore, alias Genny Savastano. La prima serie di Gomorra è stata un successo, così la passerella di un suo protagonista acclamato si è rivelata un perfetto antidoto alla tensione: foto, sorrisi, selfie e strette di mano, da Ciccio Romano a Carnevale. "Ma sei davvero tu? Non ci posso credere, stai senza pensieri..." e giù battute su trattative da sbloccare con le maniere forti. L'Hotel che ospita gli ultimi affari si riempie sempre di più, ecco la grande fiera del calcio: tu mi presti questo, io ti riscatto quell'altro, tu mi regali un bonus e io ti lascio una percentuale sulla futura rivendita. Noi cronisti quasi tutti a testa bassa con lo sguardo sul cellulare, soprattutto io: messaggini a raffica, whatsapp come se piovesse, persino qualche giocatore che ti chiede in diretta dove giocherà o ti smonta quel presunto fenomeno straniero arrivato in pompa magna. 1 settembre 2014: una giornata che verrà ricordata per la rottura dello scambio Zaccardo-Bianiany nonostante visite mediche effettuate e tweet con la sciarpa rossonera in posa per l'ala. Arriva Bonaventura e resta Guarin, sbarca Saviola e non si tocca Vidal, i colpi di scena si materializzano quando per pochi attimi di ritardo alcuni contratti spediti con la posta certificata non vengono accettati. 33 secondi per quello di Joao Silva a Palermo, tutta colpa di tentennamenti economici non convincenti per il calciatore (il portoghese chiedeva un triennale a 200mila l'anno, i rosa sono arrivati a 175), distanza colmata alle 23,53 quando l'attaccante dice sì ma è troppo tardi per fare tutto. Forse. Il deposito è avvenuta prima del gong, lo stabiliranno presto le autorità competenti dopo il ricorso presentato. Poi ci sono due i Gonzalez che non riescono a trovare squadra, quello che il Verona vorrebbe cedere al Cagliari e Tata in uscita dalla Lazio. Entrambi fuori tempo massimo per tre minuti, nemmeno il tempo della pubblicità. Le immagini mostrano ancora Paparesta che corre verso la porta della Lega, l'arbitro però ha già fischiato la fine. Adesso tocca al campo, il verdetto supremo. Al calciomercato vincono sempre tutti, soprattutto l'ultimo giorno. I mille caffè fanno ancora effetto, gli occhi restano spalancati. Non dormo, è ufficiale. Gianluca Di Marzio (giornalista Sky Sport)
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