#DIMARZIOALERT: 'Aria di derby a Genova'
La lanterna è lì, pronta ad illuminare un altro derby. Genova freme, appassionata e felice, finalmente la stracittadina non ha il sapore della disperazione: le ultime sfide avevano infatti una classifica deludente sulla testa, vietato perdere per non sprofondare. Eccola Genova accarezzare la sua partita, emozioni e rivalità, belin. Toccata e fuga: ho girato (volato, chissà gli autovelox) per le strade di notte in un giovedì d'attesa per il derby di domenica, pesto e focacce come compagni di viaggio.
La prima tappa sotto la gradinata nord, dove il club di tifosi più antico d'Italia ha la sua sede. Ci sono Ruotolo e Corradi, non Bernardo ma Sidio. È il quinto miglior marcatore nella storia del Grifone, ha vinto uno scudetto a Bologna e segnato in tutte le categorie con il Genoa. Tranne in un derby, incredibile ma vero: "Mi marcava Arnuzzo, non la prendevo mai. Resterà un mio grande rimpianto", confessa Corradi a poche settimane dal suo settantesimo compleanno.
Via in macchina, verso la terrazza dell'Hotel Columbus. Lì mi aspettano quelli del Museo Sampdoria, un club senza sede ancora ma con mille cimeli, maglie antiche dal cuore blucerchiato. La Samp è terza e c'è entusiasmo, contagioso il feeling con Ferrero anche se alcuni restano scettici, forse per non illudersi. Il dolce si prende ai Bagni Italia, un ristorante non lontano da Marassi dove trovi le foto di Gorin e Chiorri dopo un derby della pace finito tra gli abbracci (all'andata si era arrivati agli sputi: storia del 1979/80) e Onofri in posa con Pelé.
Due tavoli preparati con striscioni appesi, genoani da una parte e sampdoriani dall'altra. Si sfottono, ridono e scherzano, chiudono la serata a braccetto per una foto ricordo. Perché il derby di Genova sarà sempre una sfida da ring e guantoni caldi, ma rispetto e lealtà vanno al di là di ogni odio calcistico. Parte il flash, tutti chiedono poi quell'istantanea da conservarsi. È sul mio telefonino: è il più bel ricordo di un giovedì genovese col fiatone, tutto per un derby acceso dalla sua lanterna.
Gianluca Di Marzio (giornalista Sky Sport)
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