#DIMARZIOALERT: 'Milan, Galliani sfiduciato. Ma non è solo colpa sua'
Non era tutta colpa di Allegri. Come adesso non è tutta colpa di Galliani, come qualcuno vuole farci credere. E non può essere esente da responsabilità Seedorf, perché altrimenti gli allenatori subentrati non avrebbero mai colpe. Invece, almeno in Italia, sono tanti quelli che vengono mandati via dopo poche settimane (gli ultimi, Malesani e De Canio) per tornare all'antico: da noi, giusto o sbagliato che sia, c'è poco tempo per progetti e filosofie, contano solo i risultati. Se inizi la stagione o se entri in corsa. Berlusconi intanto ha confermato Seedorf, ecco almeno un punto di (ri) partenza. Perché il resto è un mistero totale. Galliani viene continuamente sfiduciato, gli si rinfaccia "una squadra costruita male", senza precisare però che il budget a disposizione è stato decisamente inferiore al passato. Che per comprare un giocatore, bisognava venderne un altro. Che il mercato di gennaio è stato condotto a costo zero (Honda, Essien e i prestiti gratuiti di Rami e Taarabt) perché non era possibile operare diversamente. Errori comunque ne sono stati commessi, è evidente. Perché l'estate scorsa i pochi soldi a disposizione (gli 11 milioni di Boateng) sono stati investiti su una punta -Matri- poi regalata gratis alla Fiorentina fino a giugno. E a gennaio, con un piccolo sforzo si potevano prendere le metà di Jorginho o Nainggolan, costosi di cartellino sì ma dall'ingaggio nettamente inferiore a quello di Essien. Seedorf adesso vorrebbe rivoluzionare tutto, non solo in campo: gliene sarà data la possibilità? Deciderà Berlusconi di supportarlo anche con i fatti e non solo con il sostegno mediatico? Solo con nuovi e importanti interventi economici, il Milan potrà risorgere in fretta. Galliani o non Galliani. Gianluca Di Marzio (giornalista Sky Sport)
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