Se ne parla poco, non fa notizia. È un Parma da record, applausi. Donadoni ha fatto 13, risultati utili consecutivi, nemmeno Nevio Scala era rimasto imbattuto così tante partite di fila su questa panchina. Chapeau. A Ghirardi che ha costruito una società che ogni anno cede giocatori importanti ma sa come ripartire con giovani talenti e scommesse vincenti. A Leonardi che sa come si amministra un club e si muove con astuzia in un mondo che ormai conosce a memoria. A Donadoni che ha trovato la sua isola felice tra Collecchio e il Tardini, senza mai alzare la voce ma cementando un gruppo che ha saputo supportare e sopportare il genio e la sregolatezza di un certo Cassano.

Non basterà per convincere Prandelli a portarlo in Brasile (il feeling con Antonio si è esaurito agli Europei, anche con parte del gruppo), ma il Ct premierà comunque la rivelazione-Parma: per l'amichevole con la Spagna della settimana prossima sono infatti previste le convocazioni di Paletta e Parolo, il fattore P. L'argentino, con passaporto italiano, è stato seguito a lungo e piace per la sua personalità. Il centrocampista colpisce per il modo in cui sa fare le due fasi, efficacia e resistenza, più qualche gol spesso e volentieri che non fa mai male.

Per il futuro azzurro, invece, si fa largo la candidatura di Cerri, dicono sia un predestinato. Al Viareggio ha stupito e chi lo conosce da bambino garantisce su un percorso da grande. Adesso lo vogliono Milan e Roma, oltre a un bel gruppone di tedesche. Decise a fare spesa in Italia, visto il rinnovato interesse per Immobile da parte del Borussia Dortmund. Ma questa è un'altra storia. E fa già più notizia del Parma dei record. 

Gianluca Di Marzio (giornalista Sky Sport)