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Diktat Thohir: recuperate 7 milioni
UN REPARTO DA DIMEZZARE - Il diktat arriva direttamente da Erick Thohir, che dalla prossima sessione di mercato si aspetta innanzitutto una cosa: recuperare circa 7 milioni di euro. Il disavanzo dato quest’estate dalle operazioni in entrata e uscita. Piero Ausilio dovrà lavorare tenendo bene in mente questo concetto e ovviamente il ds cercherà di intervenire prima nei reparti in cui c’è molta abbondanza. Roberto Mancini può contare su ben otto esterni di difesa, decisamente troppi considerando che l’Inter non gioca le coppe. Il reparto andrebbe praticamente dimezzato dal punto di vista numerico.
I TRE MOSCHETTIERI - Ma chi potrebbe lasciare la Pinetina? Partiamo con il dire che Nagatomo è in scadenza al prossimo giugno e una sua cessione frutterebbe poco alle casse dei nerazzurri, che infatti hanno deciso di intavolare argomenti di rinnovo con l’agente del calciatore giapponese. Lo stesso discorso vale per Montoya, ancora di proprietà Barça, una sua partenza non apporterebbe alcun guadagno. Ci sono anche due incedibili: Telles e Dimarco, il primo ancora da riscattare, il secondo cedibile solo in prestito perché preziosissimo elemento proveniente dalla canterà. Così come Dodo, che in realtà l’Inter venderebbe volentieri a titolo definitivo, ma in sede non è arrivata alcuna richiesta, soprattutto perché il brasiliano arriva da un brutto infortunio e deve dare innanzitutto garanzie dal punto di vista fisico. Gli unici tre cedibili a titolo definitivo rimangono D’Ambrosio, Juan Jesus e Santon. Due di questi tre potrebbero partire, garantendo un bel gruzzoletto nelle casse dell’Inter. Per l’esterno campano l’Inter chiede non meno di dieci milioni di euro, mentre le valutazioni per Juan e Santon si attestano su cifre più basse: circa otto milioni per il brasiliano e sei per l’esterno italiano.
PG