Il gigante e il bambino. Dorin Goian e Ezequiel Muñoz preparano il grande giorno: fermare Eto'o e Pazzini, le minacce dell'Inter, è la sfida che vale una stagione. E già col Chievo, il super-test in attesa della finale di Coppa Italia, il tecnico Delio Rossi potrebbe verificarne l'intesa, spostando Bovo - indisponibile per il 29 - a sinistra in coincidenza con l'infortunio di Balzaretti (distrazione al muscolo obliquo esterno dell'addome destro, ma contro i nerazzurri dovrebbe farcela). Il bilancio di Goian e Muñoz insieme è positivo. In campionato sono stati contemporaneamente in campo per 660': 6 le partite intere, 3 le vittorie con Parma (3-1), Milan (1-0) e Sampdoria (1-2) e 3 le sconfitte con Napoli (1-0), Catania (4-0) e Parma (3-1). Ma i difensori hanno anche vinto insieme in Coppa Italia nella semifinale di ritorno col Milan (2-1), oltre ad aver pareggiato in Europa League al Barbera contro lo Sparta Praga (2-2).

I due si stimano in campo e fuori. Dopo l'1-0 sui rossoneri in campionato, l'ex Steaua Bucarest ringraziò l'argentino promuovendo la coppia (anche se quella sera sulla linea difensiva c'era pure Migliaccio): 'Mi sono trovato benissimo con Ezequiel, è stato bravissimo'. La ricetta in vista del rush finale è una sola: 'Sacrificio, tanto sacrificio, solo così si può vincere'. Muñoz, invece, ha ammesso l'emozione per la prima finale della carriera: 'Esserci conta tanto per me, è un sogno ed è anche il coronamento di questo primo anno in Italia nel quale sono migliorato molto'. E chissà che la ciliegina sulla torta di un finale di stagione ancora tutto da scrivere non riesca a metterla proprio uno dei due centrali: Goian in fondo si è già trasformato in arma letale proprio nell'1-0 di marzo sui rossoneri, Muñoz ha segnato il primo gol italiano a Losanna a dicembre.

(La Gazzetta dello Sport - Edizione Sicilia)