Difesa Chievo:|Acerbi, l'erede di Nesta
Una parte del tesoretto accumulato dalle cessioni di Constant, Mantovani e Parolo è già stato reinvestito da Giovanni Sartori. Ieri al raduno del Chievo erano due i volti nuovi: Francesco Acerbi e Perparim Hetemaj. Un difensore centrale e un interno di centrocampo.
NESTA, L'ESEMPIO. Acerbi, 23 anni tra meno di un mese, arriva dalla Reggina via Genoa. Gli addetti ai lavori dicono un gran bene di lui. La palla non gli scotta mai tra i piedi. «Nesta? Lui è l'esempio», dice. «Perché sa difendere, ma spesso sa essere anche molto elegante. La palla non fa paura. E appena posso esco dalla mia zona, provo la sortita. Cerco di fare quello che mi riesce meglio. Se avessi paura, non sarei qui. Ogni partita è una sfida. E io le voglio vincere tutte».
Per Acerbi può essere un anno davvero importante. Il primo tra le grandi d'Italia. «Voglio giocarmi al meglio le mie chances», spiega. «E penso di essere arrivato nel posto giusto. Chievo è ambiente sano e pulito. E i risultati ottenuti fin qui parlano a favore di questo club. Vista da fuori, la favola, era qualcosa di incredibilmente reale. Il Chievo ha saputo imporsi sempre come squadra tosta, che non si arrende, che se la gioca alla pari con tutti. Voglio esserci anch'io in questo gruppo, voglio dire la mia, spero di giocare. Il primo pensiero? Eto'O, Ibra, i grandi campioni. Spero di essere all'altezza quando verrò chiamato in causa».
ALL'INFERNO E RITORNO. Perparim Hetemaj è sceso in B con il Brescia. Ma il viaggio all'Inferno è durato pochi giorni visto che il Chievo gli ha regalato ancora la possibilità di giocare in A. «Sono felice perché avrò la possibilità di mettermi alla prova confrontandomi con grandi avversari. Il mio arrivo al Chievo è stato una sorta di sorpresa. Quando il mio procuratore mi ha detto di questa possibilità, non ho avuto esitazioni». Hetemay gioca in mezzo, sulla sinistra. È stato chiamato per sostituire Marcolini e Constant: «A Brescia ho giocato sempre a sinistra. All'occorrenza mi è capitato di stare anche in mezzo. Ma la mia caratteristica migliore è la corsa. Non mi fermo mai, lotto su ogni pallone, e quando posso cerco anche l'inserimento. Penso di poter essere utile alla causa. Il gruppo è tutto nuovo. Dei miei nuovi compagni conosco sono Sorrentino, visto che abbiamo avuto modo di giocare insieme all'Aek Atene».