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Diego Capel, il Genoa ha vinto un’altra scommessa
I primi passi di Capel in maglia rossoblù sono da dimenticare. A Palermo, Gasperini lo inserisce in campo ma dopo 18 minuti se lo riporta in panchina perché la forma fisica è decisamente precaria. Una bocciatura, pensano tutti, e invece no. Perché il talento spagnolo gioca in un ruolo non suo, la seconda punta, a Firenze. Viene preso in consegna da Tomovic che lo tratta tutta la partita come un punching ball meritandosi la giusta ammonizione. Da seconda punta Capel non incide ma Gasperini ha pronta la soluzione, riportarlo nel tridente d’attacco con Pavoletti centrale e Perotti dall’altra parte. L’attacco è l’arma in più contro il Milan e lo spagnolo non solo sfiora il gol e regala classe ma ci mette anche tanta sostanza recuperando un’infinità di palloni.
E’nata una stella e lo ha fatto con pesante ritardo. Come Iago Falque, Capel era considerato un talento purissimo in Spagna ai tempi del Siviglia. Dal 2004 al 2012 ha vestito la maglia della Nazionale dall’Under 16 alla selezione maggiore vincendo anche due europei, uno Under 19 e uno Under 21. Poi la parabola discendente, un’avventura buona ma non eccelsa allo Sporting Lisbona e la fine decretata da molti quando gli emiri avevano deciso di portarselo a casa con un ingaggio da favola. Capel era stato quasi convinto ma poi è arrivata la telefonata del Genoa che un anno dopo i primi contatti questa volta è servita a farlo approdare in rossoblù. Quel giorno il Genoa ha fatto una scommessa, lo stesso giorno Capel ha deciso di rimettersi in gioco: la vittoria è dietro l’angolo per tutti.