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Brahim Díaz in versione Messi: messaggio chiaro per il futuro
Corsa per la vittoria. No, non é il film diretto da Jean Stewart e scritto da Johann Potgieter nel lontano 2001. Ma la splendida azione personale con la quale Brahim Díaz ha seminato Bonucci e Alex Sandro prima di andare a segnare il gol del 2-0. Quello dei tre punti, meritati, di un Milan che ha già dimenticato Londra e mandato all’inferno la Juve. L’esultanza alla Messi quando ricordò, togliendosi la maglia e mostrando il numero, al Bernabeu che lui era il 10 del Barcellona. La personalità di certo non manca allo spagnolo che ha interpretato alla grande il ruolo di esterno destro e ora si candida a un posto da titolare anche nella sfida verità di Champions League contro i Blues di Potter.
VOGLIA DI MILAN - Brahim è un ragazzo eccezionale, sempre pronto mettersi al servizio della squadra e dell’allenatore. E proprio Stefano Pioli lo ha elogiato a fine partita lasciando intendere che la sua versatilità è un fattore troppo importante, specie in un momento di emergenza legato agli infortuni come quello attuale. Segna alla Juve e mette alle spalle qualche critica immeritata di troppo, si apre un nuovo capitolo della storia in rossonero di Díaz. Che al club e alla maglia tiene al punto che vorrebbe giocarsi al meglio le chances di un riscatto a fine stagione dal Real Madrid. Poi se inizia a fare gol alla Messi tutto diventa più facile…