Diario di una quarantena, Ted Bee a CM: 'Il Milan di Rivera e il Mundial '82 una boccata d'aria. Il calcio ci manca'
CALCIO E CICLISMO - Milanista dalla nascita, con il 6 di Baresi sulle spalle (nella Nazionale Hip Hop il 24, ma 2+4 fa 6), il 13 di Nesta sulla pelle, Ted, che all'anagrafe fa Marco, come i suoi idoli Van Basten e Pantani, ha come migliore amico, in questi giorni, il canale 57: "Mi faccio tenere compagnia da Rai Sport, sul quale sono sempre aggiornato grazie al mio gruppo WhatsApp, Nostalgici di Florijancic, che sta regalando un’antologia dei due sport popolari per eccellenza: il calcio e il ciclismo. E qualche giorno fa c'è stato un puntatone sui vecchi Giri d’Italia, che hanno fatto riscoprire un Paese che non c’è più. E poi il Milan di Rivera, il Mondiale del '70, quello dell'82. Sì, la tv, più che Netflix, mi sta accompagnando in questa quarantena". Calcio e ciclismo, quindi, le due grandi passioni di chi da pochi giorni ci ha lasciato, Gianni Mura: "Uno dei rappresentanti migliori del di tipo di giornalismo che piace a me, di ascendenza breriana". Lo sport come amico, quindi: il ciclismo quello silenzioso, il calcio quello più chiassoso. Sarà in grado di ripartire?
IL CALCIO - Perché il calcio, inutile girarci intorno, manca: "Mi rendo conto che il guardare lo sport in tv, oltre a tenermi compagnia, mi sta dando serenità. Guardando queste partite vecchie evito di seguire lo stillicidio dei numeri e quindi mi aiuta un po’ a staccare la testa, perché la tv ormai parla solo di morti e contagiati. Se si trovasse la modalità giusta per assicurare la sicurezza di chi pratica sport, di chi gioca le partite, dato che i calciatori non è che sono carne da macello solo perché sono miliardari, si riuscirebbe ad aiutare le persone che sono costrette a stare a casa, a vivere il tutto in maniera più serena e meno pesante. Io vedo dei rischi di nevrosi, nelle persone, che possono arrecare problemi di salute. Il calcio potrebbe aiutare le persone". Il calcio, come la musica e le letteratura.
I CONSIGLI - Netflix fuori dai radar di Ted Bee, che in termini di lettura si dedica a un'autobiografia che è già un successo: "Sarebbe troppo facile consigliare ora i Promessi Sposi, ai quali ho dedicato una puntata. Io consiglierei, in momenti del genere, di leggere qualcosa di non pesante e serio, per questo il libro di Marco van Basten è l’ideale per alleggerire un po’ la mente". E da ascoltare? "Beh, senza dubbio la mia discografia, come il mio nuovo EP a Scuola di Ted Bee. Qualcosa di più serioso per compensare la leggerezza dei libri".
UN PENSIERO A BRESCIA E BERGAMO - Vuole chiudere, Ted Bee, con un pensiero per due piazze a cui è legato, quelle di Brescia e Bergamo, martoriate dal coronavirus: "Ho suonato spesso lì, ho amici che vengono con me nelle camminate in montagna coi quali sono sempre in contatto. E mi dicono che la situazione non è facile, ma sono confortato dal fatto che è gente che non si abbatte, che non molla mai, che ripartirà. Purtroppo il numero delle vittime è pesante, però non molleranno neanche questa volta”. Mola mia.
@AngeTaglieri88