Diamanti: 'Retrocessione Bologna? Colpa di Guaraldi'
Alessandro Diamanti, dopo la mancata convocazione per i Mondiali e la retrocessione del Bologna, ha risposto ad alcune domande su passato, presente e futuro in un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "Errore andare in Cina? No, penso che Prandelli non mi avrebbe comunque chiamato per scelta tecnica. E sono partito in una situazione molto strana. Il 26 dicembre ho saputo che mi voleva il GuangzhouEvergrande e il Bologna me lo ha comunicato il 3-4 gennaio. Dopo aver rifiutato tantissime squadre in 3 anni, per la prima volta ho detto che mi sarebbe piaciuto fare un’esperienza di vita con la mia famiglia e confrontarmi in un ambito internazionale. E mi attraeva anche il lato economico, non sono un ipocrita. Il 24 gennaio però è saltata la trattativa e per me è finita lì. Ho continuato a fare quello che ho sempre fatto con grande professionalità, dando il massimo da capitano in un clima molto difficile. Si è detto che sapevo già di andare via e che pensavo al Guangzhou ma non è affatto vero e mi è dispiaciuto molto. Dopo la mia ultima gara con l’Udinese Ballardini ha detto che tutti dovrebbero avere la mia professionalità e la mia passione. Non ho mai chiesto di andare via o fatto ripicche o minacce perché non fa parte di me. Per me era tutto finito con la chiusura del mercato. Guaraldi responsabile della retrocessione? La colpa è di tutti ma sopratutto della società. Guaraldi ha pagato l’inesperienza e il fatto di aver venduto ogni anno i migliori giocatori, tra l’altro sempre quelli con cui avevo legato di più. Ha impoverito progressivamente la squadra e ha chiesto consigli alle persone sbagliate. Il suo consigliere personale è un giornalista che fa radio per i tifosi e alla fine è normale se retrocedi".