Diamanti e Caracciolo:| La cessione va in coppia
La pazza idea di Gino Corioni, che poi tanto pazza non è: piazzare in un colpo solo Andrea Caracciolo e Alessandro Diamanti. Si può fare? Tutto sommato sì, se si considera che 6 mesi fa per entrambi si parlava di nazionale: Alino fu convocato, l'Airone soltanto monitorato. Poi la stagione del Brescia è finita come peggio non si poteva, Caracciolo e Diamanti sono retrocessi e la nazionale è rimasta un ricordo. Ma sul mercato due così, non ancora trentenni, possono avere estimatori e ce li hanno. In particolare a Bologna.
L'INTERESSAMENTO c'è, anzi è qualcosa di più: una trattativa avviata da settimane, per Caracciolo e Diamanti. Con un piccolo particolare: Gino Corioni non fa sconti. E, per venire incontro al Bologna a modo suo, ha lanciato una proposta: mi paghi meno Caracciolo, ma nel pacchetto inseriamo anche Diamanti. Per 10 milioni di euro. Dieci milioni: un cifrone. Ma Corioni, nel dare mandato al direttore sportivo uscente Gianluca Nani di vendere senza svendere, si basa su ragioni di mercato. Per Caracciolo, poche settimane fa, la Dinamo Kiev aveva messo sul tavolo 6 milioni. E può valerne 4 Diamanti, che nel novembre scorso è arrivato a vestire la maglia dell'Italia? Il presidente è convinto di sì, Nani è sulla stessa lunghezza d'onda e dopo la fine dell'affare con la Dinamo (sfumato per la volontà dell'Airone di restare in Italia) tratta quotidianamente con il Bologna. Che ha nel mirino Caracciolo da una vita, ma negli ultimi giorni ha messo gli occhi addosso pure a Diamanti, elemente gradito al nuovo allenatore rossoblù Pierpaolo Bisoli. Classe '81 e 12 gol nell'ultima stagione Caracciolo, classica prima punta; classe '83 e 6 reti nell'unica annata bresciana Diamanti, tipico fantasista. L'Airone è il secondo cannoniere nella storia biancazzurra, Diamanti invece poteva dare di più e se andrebbe da incompiuto, lasciando il rimpianto per quello che le sue qualità naturali avrebbero potuto produrre e forse produrrebbero in futuro, ripartendo dalla B.