Diamanti contro Borriello: 'Finocchio di m...'
E chi se lo aspettava. S’intende un accenno di rissa, in partita tranquilla di fine stagione fra Bologna e Genoa. E s’intende la frase con cui Alino Diamanti si rivolge a Marco Borriello. Minuto 33, Moscardelli cade nei pressi dell’area rossoblù, testa tra le gambe del centravanti rossoblù e accenno di colpetto di reazione alla caviglia, da lì si scatena un battibecco che riguarda in primis Borriello e il fantasista del Bologna, che si spingono. Entrambi ammoniti dall’altro Borriello, l’arbitro di Mantova che cerca di sedare gli animi degli altri giocatori che sopraggiungono.
Ma fra i due non finisce lì, mentre tornano verso centrocampo e il gioco riprende continuano a pizzicarsi. Dal labiale, prima Diamanti dice: “Ma vai, gioca”. E poi, tre volte: “Finocchio di merda” . Via, quanto meno curiosa la definizione scelta per uno dei calciatori che più riempiono i rotocalchi e il gossip per flirt presunti o meno con avvenenti fiamme. E, soprattutto, anche in gara in teoria da animi sereni senza tensioni di classifica e affini, un’altra dimostrazione di un calcio che a dichiarazioni di sessualità più libere e outing non è pronto. E non c’entra Borriello o le preferenze a letto e altrove di chiunque. È che Diamanti riesce a trovare un qualcosa di più inutile – qui nel senso di sciocco - della partita del Dall’Ara in termini di classifica. E chi se l’aspettava.
Borriello poco dopo, chiede il cambio: non perché toccato dall’episodio, ma perché dopo lo scontro capisce di poter essere presto toccato duro dagli avversari. Ballardini capisce e lo toglie. Il tecnico capisce meno, di certo, il sessismo del pallone: «Se uno vive la sua omosessualità in modo equilibrato - aveva detto tempo fa - non vedo quale problema ci sia, per me non esiste il problema».
Lo stesso Diamanti esce dopo un po' , quando al termine della gara manca una manciata di minuti, cade male su un braccio. Portato fuori in barella, il Bologna conclude in dieci. E il fantasista viene trasportato in ospedale per accertamenti: “trauma contusivo-distorsivo al polso destro”, dice il referto. Che esclude le sospettate fratture. Necessaria però un’ulteriore valutazione, mentre oggi c’è il raduno della Nazionale a Coverciano (dove da Bologna si trasferisce Luca Antonelli). Il ct Cesare Prandelli - altro uomo di calcio che contro l’omofobia si è più volte speso – ha detto che per ora non intende sostituirlo, aspetta.