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Diaby, il nuovo Coman del PSG: rimpianto Crotone, nel mito di Motta
Chissà cosa avrà pensato il presidente del Crotone Vrenna nell'apprendere, una settimana fa, del primo gol da professionista con la maglia del Paris Saint Germain Moussa Diaby. Una rete al Saint-Etienne per coronare un'estate da sogno, impreziosita dalla partecipazione alla tournée negli Stati Uniti con la prima squadra (e un gol decisivo contro l'Atletico Madrid) e guastata solamente dall'eliminazione per mano dell'Italia nella semifinale dell'Europeo Under 19. Poteva andare a giocare in prestito al Montpellier, la Real Sociedad si era spinta ad offrire 10 milioni di euro e il 50% su una futura rivendita, ma il neo tecnico del PSG Thomas Tuchel è stato irremovibile nel voler trattenere questo attaccante esterno classe 1999.
DA SAINT-DENIS A CROTONE - Da sempre attento a valorizzare i giovani, l'allenatore tedesco è rimasto stupito dalle qualità tecniche, abbinate a un'accelerazione fuori dal comune di questo ragazzo di origini maliane, cresciuto nel XIX arrondissement di Parigi, non lontano dallo stadio di Saint-Denis, quello delle partite della nazionale francese campione del mondo, dove si mise in mostra per la prima volta da ragazzino, quando la squadra del suo quartiere si aggiudicò la finale di un torneo cittadino con 4 gol proprio di Diaby. E chissà che in futuro il cerchio non sia destinato a chiudersi, con un ritorno a Saint-Denis con i più grandi, grazie anche alla breve parentesi a Crotone. In 6 mesi, ha giocato solo due spezzoni in Serie A e due partite con la Primavera, ma il talento del PSG ricorda quel periodo con grande umiltà: "E' stata una scelta per crescere tatticamente in un campionato che è il top sotto questo punto di vista. Sfortunatamente ho giocato poco, ma ho potuto lavorare insieme a un gruppo di calciatori esperti e imparare ad allenarmi a un'intensità superiore".
NUOVO COMAN? SI' MA... - Che il Paris Saint Germain credesse nelle sue qualità, lo si era intuito già nel novembre 2017, quando ha sottoscritto il primo contratto da professionista fino al 2020, un contratto destinato ad essere migliorato e allungato se Tuchel continuerà ad ottenere le risposte sul campo ricevute in queste prime settimane. Cresciuto nel mito di Thiago Motta ("Sono rimasto impressionato dalla sua visione di gioco e dalla sua qualità nei passaggi, non buttava via un pallone"), Diaby ha tutto per diventare un "nuovo Coman", esploso come lui nel settore giovanile del PSG prima dello "scippo" mai digerito da Al-Khelaifi per mano della Juventus e il suo successivo passaggio al Bayern Monaco. Insieme a N'Soku, Nkunku e Timothy Weah, c'è un Diaby in più in una squadra che riparte dalle proprie origini per diventare finalmente grande in Europa. Con tanti ringraziamenti al Crotone.
DA SAINT-DENIS A CROTONE - Da sempre attento a valorizzare i giovani, l'allenatore tedesco è rimasto stupito dalle qualità tecniche, abbinate a un'accelerazione fuori dal comune di questo ragazzo di origini maliane, cresciuto nel XIX arrondissement di Parigi, non lontano dallo stadio di Saint-Denis, quello delle partite della nazionale francese campione del mondo, dove si mise in mostra per la prima volta da ragazzino, quando la squadra del suo quartiere si aggiudicò la finale di un torneo cittadino con 4 gol proprio di Diaby. E chissà che in futuro il cerchio non sia destinato a chiudersi, con un ritorno a Saint-Denis con i più grandi, grazie anche alla breve parentesi a Crotone. In 6 mesi, ha giocato solo due spezzoni in Serie A e due partite con la Primavera, ma il talento del PSG ricorda quel periodo con grande umiltà: "E' stata una scelta per crescere tatticamente in un campionato che è il top sotto questo punto di vista. Sfortunatamente ho giocato poco, ma ho potuto lavorare insieme a un gruppo di calciatori esperti e imparare ad allenarmi a un'intensità superiore".
NUOVO COMAN? SI' MA... - Che il Paris Saint Germain credesse nelle sue qualità, lo si era intuito già nel novembre 2017, quando ha sottoscritto il primo contratto da professionista fino al 2020, un contratto destinato ad essere migliorato e allungato se Tuchel continuerà ad ottenere le risposte sul campo ricevute in queste prime settimane. Cresciuto nel mito di Thiago Motta ("Sono rimasto impressionato dalla sua visione di gioco e dalla sua qualità nei passaggi, non buttava via un pallone"), Diaby ha tutto per diventare un "nuovo Coman", esploso come lui nel settore giovanile del PSG prima dello "scippo" mai digerito da Al-Khelaifi per mano della Juventus e il suo successivo passaggio al Bayern Monaco. Insieme a N'Soku, Nkunku e Timothy Weah, c'è un Diaby in più in una squadra che riparte dalle proprie origini per diventare finalmente grande in Europa. Con tanti ringraziamenti al Crotone.