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    Di Vaio: 'Vogliamo tenere Thiago Motta e confermare anche i giocatori. Mercato? Bologna attrae giocatori'

    Di Vaio: 'Vogliamo tenere Thiago Motta e confermare anche i giocatori. Mercato? Bologna attrae giocatori'

    • Redazione CM
    Marco Di Vaio, direttore sportivo del Bologna, è intervenuto ai microfoni di Radio Serie A per commentare la stagione trionfale del club emiliano culminata ieri sera con l'aritmetica qualificazione alla prossima Champions League. Tanti i temi trattati a partire dalle prossime mosse mercato.

    MERCATO LUNGO - Ci prepariamo alla prossima estate sapendo che il mercato sarà lungo, ma con l’idea di confermare più giocatori possibili con la volontà di portare avanti questo gruppo che ha delle basi solide e forti".

    CONTINUARE CON THIAGO MOTTA - "Il primo passaggio sarà quello con il Mister che ha portato alla ribalta questo gruppo straordinario. Vogliamo continuare a dare continuità con il lavoro straordinario che sta facendo tutto lo staff per poter continuare a fare bene e a sognare". 

    CESSIONI? - "Sul mercato mi rifaccio a quanto detto dal nostro amministratore qualche settimana fa: noi siamo sempre andati in campo con la mentalità e la testa per continuare a fare bene nonostante si parlasse di noi più in merito alle partenze di giocatori e mister piuttosto che ai risultati del campo. Siamo una società solida economicamente e con un enorme patrimonio umano con progetti e obiettivi ben chiari in testa. Abbiamo la volontà di confermarci nel campionato italiano e di confrontarci con le realtà europee avendo il supporto dei nostri migliori giocatori. Sappiamo che il mercato è particolare e ci sono sempre tante novità”.

    SU THIAGO MOTTA - “Dopo il primo periodo le cose non sono state semplici ma vedevamo il Thiago allenatore e il Thiago uomo come lavorava e come cercava di costruire l’identità di squadra e ci piaceva molto. Abbiamo capito che gli serviva un po’ più di tempo per capire come prendere i ragazzi e per stravolgere qualcosa. La sosta per il mondiale è stata molto utile, è stato come essere in ritiro e questo ha favorito la conoscenza reciproca tra allenatore e giocatori e una crescita costante nella costruzione della squadra. Con lui sono cresciuti i ragazzi e il prodotto che ne è uscito è stato interessante e giovane”.

    LA CHAMPIONS - "Questa qualificazione è inaspettata ma meritata. Sono arrivato a Bologna che la squadra era in Serie B, pensare a oggi di essere in Champions è qualcosa di pazzesco. Spero di incontrare tutte le grandi: dal Barcellona al Real Madrid per poter vedere dal vivo quel livello”.
     
    FESTA - “Ieri sera abbiamo visto la partita tutti insieme con lo staff, il gruppo e tutti quelli che lavorano a contatto con la squadra. È stato molto emozionate, è un traguardo straordinario quello raggiunto. Il primo pensiero ieri sera è andato al nostro Presidente che non era lì con noi, siamo tutti molto felici per lui perché se lo merita per quello che fa, per la passione che ha e per l’impegno che mette. Siamo contenti anche per la nostra gente, sappiamo da quanto aspettavano di poter esultare dopo tutto quello che abbiamo e hanno  passato. Arrivarci dopo solo due anni di lavoro con Thiago Motta è stato magnifico. Al rientro da Napoli i ragazzi hanno avuto un'accoglienza straordinaria, è stato incredibile. Ieri sera in piazza si è vista l'esplosione di gioia e di emozione che sta travolgendo la città. Vedere la nostra gente entusiasta e carica è per noi motivo d’orgoglio e uno stimolo a fare meglio”.

    LAVORO - “Il Presidente Saputo e io non abbiamo mai parlato di Champions League, però volevamo raggiungere e conquistare l’Europa. Come molti presidenti americani ha voluto costruire una società partendo da basi solide, investendo nel gruppo, nelle strutture e nella categoria. La perdita di Sinisa ci ha toccato molto, con lui volevamo iniziare un lavoro diverso, partendo dai giovani e costruendo una squadra solida e compatta; purtroppo le cose non sono andate come speravamo, ma la società ha continuato a lavorare e a credere nel progetto, investendo sul lavoro quotidiano e ad oggi si raccolgono i frutti”. 

    MIHAJLOVIC - "Sicuramente il lavoro fatto durante la malattia di Sinisa è stato un lavoro diverso rispetto a quanto si era visto a Bologna negli anni precedenti. Un lavoro di coinvolgimento e di responsabilità e tutti noi abbiamo tirato fuori qualcosa in più; i ragazzi sono stati meravigliosi. Quell’esperienza ci è servita quest’anno per avere quella solidità mentale giornaliera necessaria per non mollare mai. I ragazzi hanno dato risposte quotidiane molto positive dimostrando grande professionalità nei comportamenti e anche nella leggerezza quando necessaria”. 

    IDENTITA' - “Il nostro è un percorso intrapreso da quattro-cinque anni con dei ragazzi in grande crescita e con grande prospettiva. Abbiamo saputo lavorare molto bene con i giovani per portarli ad un livello superiore; quegli stessi giovani che ad oggi sono titolari e la loro crescita è sotto gli occhi di tutti. La cosa positiva è che l’ammirazione è reciproca perché noi veniamo visti dai giovani come una squadra in grado di valorizzarli e di dargli l'opportunità di poter crescere".

    BOLOGNA PIACE - "Essere attrattivi per tanti giocatori è importantissimo perché ci rende una vetrina interessante per molti giovani italiani e non".

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