Rientrato in Italia in concomitanza della sosta della MLS, l'attaccante del Montreal Impact Marco Di Vaio (36) ha parlato dell'Inter di Stramaccioni in una intervista rilasciata a Sky Sport: "La formazione nerazzurra è fortissima, la differenza con le altre squadre risiede nel reparto offensivo. Milito fa sempre gol ma anche Cassano, Palacio e gli altri sono eccezionali. L'Inter ha un attacco da scudetto, può mettere in difficoltà qualsiasi avversario".

Capitolo Totti, Di Vaio ha commentato lo stato di forma del capitano della Roma: "L'ho visto in estate a Miami in vacanza, la Roma aveva appena preso Zeman ed era cosciente di quanto dovesse lavorare. Francesco è ancora felice di giocare, sta seguendo Zeman alla lettera e gli va dato merito per il lavoro svolto alla sua età. La Roma sta sfruttando l'ottima forma di Totti, ha ancora grandi colpi; Francesco merita solo i complimenti, è un campione".

Di Vaio ha parlato anche del mercato di gennaio: "Non credo che le squadre italiane faranno grandi colpi, le big di Serie A non hanno lo stesso potere economico dei top club europei. De Rossi? Non lascerà Roma, le voci sul suo futuro lontano da Trigoria non sono reali".

L'ex attaccante di Parma e Juventus ha parlato anche di due giovani italiani: "El Shaarawy sta facendo cose straordinarie, ha venti anni ed è fortissimo. È un prodotto dei vivai italiani, bisogna sfruttare questo momento di crisi per valorizzare i giovani del nostro Paese. Balotelli? Ha sicuramente trovato allenatori, compagni e società pronti a supportarlo. Poi spetta a lui accettare o meno i vari consigli, ha detto di voler diventare il numero uno al mondo e ha la possibilità di farlo; ma i risultati arrivano dopo tanti sacrifici".

Chiosa finale sul futuro e sul Bologna, sua ex squadra dal 2008 fino alla scorsa estate: "Non mi vedo ancora allenatore, ma ho degli amici che ci sono riusciti come Stellone. Non credevo che Roberto potesse diventare allenatore, invece guida con successo il Frosinone; inoltre anche Nesta vuole diventare tecnico e non l'avrei mai detto. Ritorno a Bologna? Magari a fine carriera, c'è questa possibilità di tornare in Emilia e stare vicino alla squadra; da parte mia e del club c'è voglia di rientrare. Bisogna solo capire in quale ruolo, quando ho lasciato Bologna io e il presidente ci siamo promessi di parlare di un mio ritorno in futuro".