DI MARZIO ALERT: 'Il futuro di Prandelli fra Premier League, Russia e nazionale'
Ho rivisto dopo tanti anni Cesare Prandelli, ieri a Cesena. Lo conosco dai tempi di Verona e Venezia, seguivo le sue squadre per Telenuovo, avevo e ho instaurato un bel rapporto con lui, stima e rispetto. L'ho sentito qualche volta per telefono, sms di auguri e complimenti, ma da tempo non trascorrevo qualche ora con lui. Adesso ha la barba lunga, ma non è cambiato in quel modo affascinante e convincente di spiegarti il calcio, soprattutto quando affronta il tema legato al settore giovanile. Da allenatore, infatti, Prandelli è cresciuto nell'Atalanta, dove il suo Balotelli era Morfeo, talento puro ma dal carattere difficile. "Un giorno gli dissi: basta. Alla prossima che combini con l'arbitro o con i compagni, ti sostituisco dopo 3 minuti. Lo feci, cambiò davvero". Perché i giocatori bravi ma scomodi vanno aspettati più degli altri ma non possono e devono farti perdere il resto del gruppo. È uno dei tanti consigli che il Ct ha voluto dare ai tanti allenatori romagnoli presenti a questa lezione speciale, organizzata dal Cesena e da quella vecchia volpe di Rino Foschi, con Prandelli a Verona per due anni. L'ho trovato sereno, Cesare. Convinto davvero che la sua e nostra Italia possa fare strada in Brasile. Il suo staff è di primissimo livello e sta preparando la spedizione nei minimi dettagli, cercando specialmente gli antidoti all'umidità pazzesca di Manaus. Il futuro? Si deciderà presto. In serie A, non ci sono al momento progetti particolarmente stuzzicanti, all'estero c'è il Tottenham, suonano anche sirene russe. Lui, l'allenatore galantuomo, vorrebbe una sfida nuova e vincente, ma uno spiraglio azzurro resiste ancora. Non è e sarà una questione di soldi, nemmeno di tempo. Anzi. A Prandelli non dispiacerebbe affatto legare il suo nome e le sue capacità tecniche e umane a tutto il mondo della Nazionale, senza una scadenza ben definita. Una sorta di lavoro a tempo indeterminato, da proseguire poi con i giovani e per i giovani, chissà. Un amore infinito, proprio nel giorno di San Valentino.
Gianluca Di Marzio (giornalista Sky Sport)