Di Marzio a CM: 'Petrini, denunce coraggiose. Ma preferisco Zeman'
Gianni Di Marzio ieri sera era a Stamford Bridge, per assistere alla vittoria del Chelsea sul Barcellona nell'andata delle semifinali di Champions League. E proprio dalla Champions parte l'ormai consueta chiacchierata settimanale con Calciomercato.com.
Chelsea-Barcellona 1-0: qual è la sua analisi tattica?
"Abbiamo esportato in Europa il calcio all'italiana. Ieri il Chelsea di Di Matteo ha giocato contro il Barcellona come fece l'Inter di Mourinho al Camp Nou: due linee (difesa e centrocampo) molto vicine e compatte, spazi chiusi e grande pressing. Il Barcellona è stato costretto a giocare in orizzontale e quando ha tentato di verticalizzare, ha trovato di fronte a sè un muro".
La squadra di Guardiola poteva fare qualcosa di diverso?
"Non mi convincono Iniesta e Puyol a sinistra, non hanno il passo giusto e danno poca profondità al gioco dei blaugrana. Bale su quella fascia nel 2012-13? Sarebbe perfetto, vorrebbe dire che anche a Barcellona la pensano come me".
E del successo del Bayern Monaco sul Real Madrid, nell'altra semifinale, cosa pensa?
"Dopo aver raggiunto il pareggio, Mourinho ha abbassato la squadra, preferendo conservare il risultato, e ne ha pagato le conseguenze".
Oggi si sono celebrati i funerali di Piermario Morosini. Lei conosce bene la realtà inglese: negli stadi britannici la salute dei calciatori è meglio tutelata rispetto a quanto avvenga in Italia?
"In Italia esistono misure a tutela della salute degli atleti come in nessun altro posto al mondo, il problema però è che bisogna farle rispettare. Non credo però che sia il caso del povero Morosini, la cui morte è stata una tragica fatalità. E' vero che c'è stato il problema dell'ambulanza, che da regolamento avrebbe dovuto avere un accesso immediato al campo, che invece non ha avuto, ma credo che Morosini non ce l'avrebbe fatta lo stesso. Ripeto, si è trattato di una fatalità. In ogni caso, quello che il mondo del calcio deve fare, per prevenire questi drammi, è far rispettare le regole. Ed è necessario che venga tutelata il più possibile la salute di chi gioca a calcio, dai professionisti ai dilettanti, fino ai ragazzini".Questa settimana è mancato Carlo Petrini, l'attaccante che denunciò il calcio...
"Come calciatore mi è sempre piaciuto, era un attaccante forte fisicamente, che mi ha sempre fatto una buona impressione. Io arrivai al Catanzaro nel 1974, dove lui aveva giocato nei due anni precedenti, e tutti mi parlarono molto bene di lui. Le sue denunce? Se le ha fatte, avrà avuto degli elementi, assumendosi anche le responsabilità per quanto detto. Ma se è vero che si è assunto le sue responsabilità per quanto detto, è anche vero, a mio parere, che certe denunce bisognerebbe farle quando si è ancora all'interno del mondo del calcio, e non quando lo si è lasciato. Zeman, ad esempio, ha fatto denunce analoghe stando all'interno del mondo del calcio, pagandone anche le conseguenze".Chiudiamo col mercato. E' ormai certo che Alex Del Piero lascerà la Juventus a fine stagione. Quale sarebbe il suo erede ideale in maglia bianconera?
"Per caratteristiche tecniche e fisiche, al mondo credo che ci sia un solo erede di Del Piero: Neymar. Fra i nomi più abbordabili, Suarez è più attaccante e goleador, mentre Robben è un esterno alto, il tipo di giocatore che piace molto ad Antonio Conte. A differenza di Del Piero, Robben è un mancino che ama partire da destra, Alex un destro che ama partire da sinistra".