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Di Lorenzo salva Gattuso dalle preoccupanti follie di Maksimovic e Manolas: il Napoli è pronto per la Juve
Detta in breve, ci sono voluti ben quattro gol azzurri “per far andare le cose come dovevano andare”. Per rispettare un pronostico contro il quale il Crotone s’è battuto come forse meglio non poteva, stabilito che il buco nero della squadra sta là dietro. Ovvero in una fase difensiva che neppure il buon Cosmi è riuscito a rattoppare. Del resto, se il Crotone s’è abbassato tante volte a raccogliere palloni dalla porta (74, record d’Europa leggendo i campionati più importanti), una ragione pure ci sarà!
Cosicché, nonostante gli applausi e i ripetitivi consensi ai calabresi, il risultato racconta che alla fine non ci sono sorprese a Fuorigrotta. Patimenti sì. Paure sì. Sconcerto tanto, ma poi pure un profondo sospiro di sollievo per Gattuso. Passa il Napoli, infatti, e a parte gli errori di Maksimovic (in scadenza e prossimo all’addio sicuro) e Manolas (sulla cui utilizzazione contro la Juventus l’allenatore azzurro dovrà fare profonde riflessioni) alla fine ci sono scarse discussioni su questo successo che mette il Napoli già sulla via di quel match che dopo due rinvii, mercoledì prossimo, finalmente farà più vera la classifica per la zona Champions. E ci arriverà con le carte in regola, il Napoli, per giocarsi una bella fetta di questa stagione e, probabilmente, anche di quella che verrà. Perché recupererà Koulibaly (oggi fuori per squalifica) e pure Demme e Zielinski in mezzo al campo.
Quattro gol, dunque. A punto Insigne, Osimhen, Mertens su punizione e infine Giovannino Di Lorenzo salva tutti. Già, perché dal due a zero e poi dal tre a uno, il Napoli s’era ritrovato sul tre a tre con i sessantamila e passa posti dello stadio all’improvviso strapieni di tanti fantasmi d’un passato manco assai lontano. Erano stati il nigeriano Simy (con due gol e quindici in stagione sino ad oggi) e il brasiliano Junior Messias a inchiodare il Napoli ai propri limiti evidenti davanti al povero Meret. Ma se la difesa azzurra piange, quella del Crotone di sicuro non ride. Se il Napoli ha tanta faciltà di tiro, infatti, è quasi sempre perché la marcatura calabrese è blanda pure in area di rigore. Però, per onestà, bisogna pure dire che il gol del Napoli sono stati un po’ più “lavorati”, seppure quasi tutti favoriti da errori in uscita del Crotone. Da quello di Insigne (complici pure un paio di ravvicinate deviazioni) a quello, sì, spettacolare confezionato da Fabian e Insigne per un Osimhen che però non si fa ancora preferire a Mertens; dal destro chirurgico di Mertens su punizione a quello salva tutti di Di Lorenzo che segna addirittura con sinistro, che come piede è sicuramente meno nobile dell’altro.
Per Cosmi, che ha parenti a Napoli - parenti della moglie, in verità - l’amaro di giornata s’è concentrato tutto nel finale, dopo i regali di Pasqua confezionati da Manolas per Simy e poi da Maksimovic per Messias, infatti, ci aveva creduto, l’allenatore del Crotone nel pareggio. Non che un punto avrebbe cambiato quello che sembra un destino da tempo già segnato, ma frenare il Napoli lanciato come mai da un po’ di tempo sarebbe stata comunque una bella medaglia da mettersi sul petto.
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IL TABELLINO
Reti: 19' Insigne (N), 22' Osimhen (N), 25' e 48' Simy (C), 34' Mertens (N), 59' Messias (C), 72' Di Lorenzo (N)
Napoli (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Manolas, Maksimovic, Mario Rui; Fabian Ruiz, Bakayoko (62' Elmas); Politano (62' Lozano), Mertens (73' Zielinski), Insigne; Osimhen (90' Petagna). All. Gattuso
Crotone (3-5-2): Cordaz; Djidji, Golemic, Luperto; Rispoli (46' Pedro Pereira), Messias, Benali, Zanellato (81' Rojas), Molina; Ounas (46' Vulic), Simy. All. Cosmi
Ammoniti: Rispoli (C), Benali (C), Pedro Pereira (C), Rojas (C).