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Di Francesco: 'Non ne metto 3 su Salah. Strootman quasi out, Dzeko...' VIDEO
DIFFERENZE CON IL BARCELLONA - "Affrontiamo una squadra totalmente differente dal punto di vista tattico e di mentalità, molto meno votata al palleggio e che ama andare in verticale. Cambia tantissimo dal punto di vista tattico ma niente dal punto di vista motivazionale: vogliamo fare qualcosa di grande".
DIFESA - "Non c'è nulla di scontato sulla formazione, abbiamo giocatori assenti e meno pedine del solito, però non c'è niente di deciso. Sarà una partita molto importante per il suo approccio sia in difesa che in attacco, bisogna fare tre gol e vanno unite le due cose. Dobbiamo dare meno profondità agli avversari, anche se è un tema più giornalistico che tattico: il rischio di dare qualche contropiede ci sarà sicuramente e noi dobbiamo metterlo in conto. Strootman? Difficilmente sarà della partita".
SFIDA LIVERPOOL-CITY COME ESEMPIO - "Ho preso appunti su quella partita, il City ha fatto benissimo all'inizio e poi il Liverpool è stato bravo a sfruttare gli errori. Noi giochiamo una partita in semifinale con 70mila persone allo stadio. Vi aspettate una squadra arrendevole? Io voglio vedere l'entusiasmo e il desiderio di andare oltre l'ostacolo, poi potrà finire con qualsiasi risultato. Ma io voglio vedere questo".
L'ADDIO DEL VICE DI KLOPP - "Per pareggiarla anche io ho cacciato il mio vice (ride, ndr). Sono cose interne, non preparo la partita in base a questo: ci sarà una squadra in campo forte e determinata con una grande società, che ha una storia in Europa. Non penso che possa fare la differenza l'assenza di un componente dello staff".
LA PARTITA CHE SOGNA - "Io farei un copia e incolla della prestazione contro il Barcellona, soprattutto per la testa dei calciatori e per quella fisica. Dovremmo alzare la qualità atletica della gara: nell'atteggiamento, nell'appoggio e nel fare gol il prima possibile per trascinare il pubblico".
SEAN COX - "La storia passata in generale, un po' di cattivi ci sono in tutte le tifoserie. Ho già detto che sono molto vicino a Cox e alla sua famiglia, siamo contro ogni forma di violenza. A Roma ci sono tantissimi tifosi veri, appassionati e per bene, i tifosi cattivi ci sono dappertutto e rovinano il nostro sport. Faccio un appello: deve essere una gioia domani venire allo stadio, al di là del risultato".
LA VIGILIA DI DI FRA - "Mi fa piacere, ma io non mi accontento mai. Dobbiamo fare il nostro meglio per ambire ad arrivare a Kiev, la nostra forza deve essere quella di crederci fino in fondo. La mia entità però non è divisa da quella del gruppo e io sto preparando la sfida come se fosse una di tante altre. Da oggi proverò a caricare ancor di più la squadra per renderli consapevoli che possiamo fare veramente qualcosa di grande".
SORPRESE TATTICHE - "Non possiamo spostare tutto il blocco squadra per un giocatore come Salah: ci sono dei meccanismi, dove bisogna lavorare molto meglio. L'applicazione e l'attenzione saranno determinanti, dovremo essere un pochino più bravi a leggere determinate situazioni. Non esiste spostare tre giocatori per lui".
CRESCITA E SERATE NO - "Forse ci devono essere e fanno parte di un percorso, ma ricordiamoci che è una semifinale di Champions. Penso che sia un bel traguardo, che però non mi sposta rispetto dalla mia idea di calcio. Quello che ci è mancato è l'attenzione per tutta la sfida, abbiamo perso un po' di quello che avevamo preparato in settimana, per qualche minuto siamo stati in balia del Liverpool, ma ci servirà di insegnamento per scongiurare il blackout dell'andata".
ACCORGIMENTI CONTRO KLOPP - "E' inevitabile che se vuoi giocare per fare una manovra attacchi con un terzino e rimangono tre difensori, dobbiamo essere migliori in via preventiva. La capacità deve essere di sbagliare il meno possibile, dobbiamo sfruttare al meglio i loro errori e farne molti meno. Non possiamo lasciare tanti giocatori da una parte piuttosto che dall'altra, dovremo mantenere la nostra filosofia cercando si sbagliare molto meno rispetto a Liverpool".
EFFETTO OLIMPICO - "Il fatto di aver concesso poco agli avversari è fondamentale, siamo sempre stati cinici e determinati. Mi auguro che sia il proseguo di un cammino anche in questa gara: con questa passione che c'è intorno alla squadra, dobbiamo andare oltre per cercare di fare il miracolo".
MOTIVAZIONI EXTRA PER L'84 - "E' passato troppo tempo dalla finale dell'84, è più nel cuore dei romanisti, che io posso anche capire perché sono anni che vivo la Roma. Parliamo però di un altro calcio, è una partita che non si può legare al 1984 e a quella gara. Le motivazioni arrivano dall'importanza della partita, dobbiamo credere e far crescere il senso di appartenenza in tutti coloro che lavorano nella Roma, ma esulano dal passato".
DZEKO LEADER - "I giocatori devono sentirsi responsabili e gratificati di questa responsabilità. Il calciatore ha un ruolo determinante in mezzo al campo, ancora di più lui. Mi auguro che possa essere il nostro Salah, rispetto all'andata. Lo rendo io responsabile pubblicamente, chi ha le sue qualità deve prendersi questa responsabilità come lo stesso Nainggolan, che ha promesso di segnare (ride, ndr)".