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Di Francesco: 'Posso liberarmi per allenare una big. La Roma? Un onore'
SULLA PARTITA E SU BERARDI - "Nella rifinitura ho perso Mazzitelli e Gazzola, che avrebbero giocato. Quest’anno va così. Ma tutti si devono sentire in discussione, Defrel ha buone possibilità di partire titolare con Berardi, che da quando è rientrato ha unito buone prestazioni ad alti e bassi. Non ha trovato continuità. A lui manca il gol a livello mentale e io gli dico e gli chiedo di non pensarci, perché il gol può arrivare anche all’Olimpico. Ha le qualità del grande attaccante, ha sempre visto la porta".
LA ROMA IN EUROPA - "Non meritavano di uscire. La loro voglia di reagire sarà un problema in più per noi. Ci sarà stata un po’ di delusione, ma avranno l’intenzione di rifarsi subito. Dovremo solo approfittare del fatto che vengono da tante partite giocate negli ultimi tempi, quindi avranno meno lucidità e freschezza, ma hanno sempre tanti giocatori di qualità, anche se faranno turn over. Se i ricambi sono Paredes ed Emerson Palmieri il livello è sempre alto. Spero che risentano dell’impegno di giovedì, ma quando ci sono grandi giocatori anche nelle difficoltà possono trovare lo spunto decisivo, ci sono tanti elementi che possono fare la differenza".
CLAUSOLA RESCISSORIA - "Con i dirigenti ho questo accordo, che prevede anche una clausola rescissoria. A prescindere da questo troveremo una soluzione condivisa. Se dovesse succedere, se dovessi ricevere un’offerta, se ci fossero le condizioni giuste per tutti, me compreso, potrei prenderla in considerazione. Io so di vivere oggi in un ambiente dove l’obiettivo è far crescere i giovani, dove ci sono programmi ben precisi. Il fatto di essere accostato alla Roma personalmente è un onore, ma oggi c’è un grande allenatore che secondo me si dovrebbero tenere stretto. So bene come lavora Luciano e lo stimo molto".
TOTTI VS SPALLETTI - "Faccio fatica a giudicare e non mi vorrei esporre. Io ho imparato come si gestiscono le situazioni da allenatore. Francesco ha fatto una grandissima carriera, ma quello che giudica le sue condizioni e fa le scelte è l’allenatore e solo lui sa quali sono le motivazioni. Dico questo con l’affetto che mi lega a Totti e a Spalletti, una persona che ricordo con piacere".
OBIETTIVI - "Io ora voglio continuare a imparare è fondamentale e non si smette mai. Chi si sente arrivato commette un grande errore. Io non mi sento assolutamente arrivato, ho l’ambizione di migliorare ancora. Noi allenatori dobbiamo essere consapevoli di quello che facciamo, trasmettere la nostra filosofia, mai smettere di aggiornarci. Possono cambiare i moduli, i metodi per arrivare ai risultati, ma la mia idea di calcio sarà sempre quella di una squadra propositiva e aggressiva".
PRONTO PER UNA BIG - "Posso ambire ad arrivare in una grande squadra, anche se oggi ho la serenità di vivere in un ambiente dove sto bene, che mi piace. Io finora ho sempre deciso con la società le scelte per il futuro, non ho paura di affrontare qualcosa di più importante. L’ho fatto anche da calciatore, quando ho compiuto questo percorso fino a ventisette anni e poi sono passato in un club con altri traguardi".