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Tutti i pericoli del mercato post-virus. E Pjanic potrebbe sfidare il Barcellona da giocatore dei blaugrana...
Dottor Di Cianni, il 30 giugno si avvicina. È sempre questo il giorno “x” per concludere operazioni necessarie a sistemare il bilancio?
“A oggi sì. È bene sottolineare il fatto che sia così oggi, ma tra qualche giorno con ogni probabilità la situazione cambierà. Entro quella data è necessario registrare cessioni e plusvalenze tali da rientrare nei parametri del Fair Play Finanziario UEFA, ma è una data che segue la conclusione della stagione sportiva. È legittimo immaginare che presto anche questo possa cambiare”
In che modo?
“La UEFA ha già comunicato che molto probabilmente renderà meno stringenti alcuni paletti, quello più importante è forse proprio quello della data entro cui rientrare delle plusvalenze necessarie. L'ideale sarebbe posticipare la data dal 30 giugno al 31 luglio o ancora meglio al 31 agosto, sotto tanti punti di vista sarebbe importante che anche questa volta si possa seguire la conclusione della stagione sportiva. A tale proposito è possibile ipotizzare che, ammesso sia possibile di caso in caso, i club decidano di posticipare la chiusura del bilancio, facendo ovviamente riferimento a chi opera dall'1 luglio al 30 giugno e non seguendo l'anno solare. Ma questo non è ancora stato comunicato ufficialmente, quindi tante società lavorano sul mercato per non farsi cogliere impreparate”
Se non venisse prorogata quali effetti ci sarebbero?
“Emergerebbero delle situazioni potenzialmente imbarazzanti. Perché le società dovrebbero vendere dei calciatori, non potendo però fare a meno di loro fino al termine della stagione. Un esempio per tutti, si parla molto dell'operazione Pjanic tra Juve e Barcellona: immaginate una finale di Champions tra queste squadre, non ci sarebbero solo voci e indiscrezioni da gestire, ma calciatori ufficialmente già passati da una squadra all'altra”
E più in generale che mercato sarà? “Il sistema calcio sta già subendo una pesante svalutazione del valore di mercato dei calciatori, per contenere gli effetti a bilancio molto probabilmente sarà necessario ricorrere a degli scambi. Questo ovviamente però tra club di pari grado. Per il resto credo sia inevitabile dover abbassare le pretese e accettare formule come prestiti magari biennali”