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    Dg Roma: 'Non abbiamo bisogno di soldi, non volevamo cedere Dzeko'

    Dg Roma: 'Non abbiamo bisogno di soldi, non volevamo cedere Dzeko'

    Il direttore generale della Roma Mauro Baldissoni è intervenuto alla trasmissione di Radio 24 "Tutti Convocati". E' stata l'occasione per fare il punto su alcuni degli argomenti più caldi del mercato e sulle strategie future del club giallorosso.

    "Si è parlato di turbamenti, questa città cade sempre nel turbamento. Non è necessario fare una cessione, voi sapete che da qualche anno le squadre non sono libere di agire secondo le proprie strategie, ma devono fare i conti con un regolamento internazionale che ora è anche italiano, il fair play finanziario, che implica delle restrizioni nell'operatività. Senza essere troppo tecnici, bisogna raggiungere il pareggio di bilancio, i costi devono corrispondere ai ricavi, altrimenti bisogna recuperare. Spesso sento dire che la Roma ha bisogno di soldi, la Roma non ha bisogno di soldi, quando servono c'è una proprietà solida che li mette. Solo negli ultimi 15 mesi la proprietà ha inviato 98 milioni, nel 2014 altri 100".

    DZEKO - Sul rischio di una cessione importante a gennaio, tra cui quella di Dzeko: "Intanto siamo al 31 gennaio e la Roma ha ceduto solo ieri un calciatore, questa è la dimostrazione che non c'era necessità. Ovviamente, avendo delle necessità, bisogna essere bravi a trasformarle in opportunità. Avendo acquisito una società con una situazione debitoria pregressa, per quanto riguarda il conteggio del FFP per cui la Roma è stata sanzionata, nonostante la proprietà fosse arrivata da poco, le strade erano due: abbattere i costi di gestione e tornare a crescere in parallelo con una crescita dei ricavi, immaginate quando ci sarebbe voluto. L'altra strada era mantenere costi alti e recuperare con le plusvalenze. Facendo questo, la Roma è riuscita a mantenere la competitività anno dopo anno, stando quasi sempre in Champions League. Se arriva un'offerta imprevista su un giocatore, come Dzeko, che può essere ritenuta interessante, in considerazione del fatto che a seguito dell'eventuale cessione di sarebbe dovuto valutare come impiegare il denaro per mantenere la competitività, quell'offerta va tenuta in considerazione. È evidente che se ci fosse stata necessità avremmo ceduto, ma siamo rimasti sulle nostre richieste perché era un'opportunità interessante. Siamo ben felici che Dzeko rimanga, qualora fosse uscito sarebbe stato compito della direzione sportiva trovare altre soluzioni altrettanto competitive".

    PALLOTTA STA SPENDENDO - Sulle accuse a Pallotta di non investire nella squadra: "Quando si acquista una società con costi sbilanciati, che parte da -58 di perdita e un valore patrimoniale dei calciatori pari a 37 milioni, o si abbattono i costi e si ricomincia da zero, raggiungendo la competitività tra 10 anni, o si fa quello che abbiamo fatto noi. Abbiamo mantenuto livelli di costi gestionali alti, il fatto che sia un progetto sportivo è testimoniato dal fatto che la Roma continua a mantenere il secondo costo di gestione della Serie A col quarto-quinto monte-ricavi. Per far crescere i ricavi in modo organico ci vuole tempo, le cessioni sono utili alla competitività della squadra. La Roma ha fatto per due volte il record di punti, l'obiettivo di rimanere competitivi è stato raggiunto, purtroppo passando per cessioni che non sono scelta ma necessità per i regolamenti internazionali. Vorrei precisare che i soldi non sono solo le spese per i cartellini, ma anche per i rinnovi. Dall'estate a oggi ci sono stati i rinnovi di Strootman, Nainggolan, Manolas, dimostrando di credere nella competitività della squadra, mantenendo giocatori di profilo internazionale. Purtroppo a volte bisogna sanare il differenziale tra costi e ricavi con le cessioni, che dobbiamo prendere come opportunità per migliorare. Qualcosa non funziona in campo e bisogna fare meglio, ma la squadra ha dimostrato di essere competitiva come ci aspettavamo, col primo posto in Champions e rimanendo a ridosso delle prime. Da metà dicembre le prestazioni non sono a ridosso delle aspettative non solo dei tifosi, ma anche nostre, e su questo c'è da lavorare. La delusione dei tifosi è assolutamente giustificata, la loro frustrazione è anche la nostra, non possiamo biasimarli". 
     

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