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    Destro, riscatto legato al nuovo tecnico

    Destro, riscatto legato al nuovo tecnico

    Prestito con diritto di riscatto. Diritto, non obbligo, il primo fattore che getta dubbi sul futuro di Mattia Destro con la maglia del Milan. Galliani nel suo viaggio romano si è presentato da Sabatini con il portofoglio quasi vuoto, è riuscito a strappare il ragazzo cresciuto nell'Inter per 700mila euro, un trasferimento temporaneo che può diventare definitivo con 16 milioni, pagabili in tre rate. Primo punto: il Milan al momento non può permettersi un investimento così corposo. Secondo punto: Mattia Destro serve davvero al Milan?

    NO GRAZIE - E qui entra in scena il secondo fattore, equamente valido nella scelta finale. Nel (tentativo di) gioco di Inzaghi non c'è spazio per un rapace d'area di rigore, un finalizzatore, di fatto un vero numero 9. Per informazioni chiedere a Fernando Torres, spedito in Spagna a gennaio, a Pazzini o allo stesso Destro, anche ieri contro il Cagliari inutile come il formaggio su un primo di pesce. Nonostante il diktat presidenziale di schierare una prima punta "che deve giocare vicino alla porta" (Berlusconi docet), le cose migliori in attacco, il Milan, le ha fatte con Menez falso nueve. E di certo non sono mancati i tentativi.

    ADDIO INZAGHI - Risultato, per vedere Destro ai nastri di partenza della stagione rossonera 2015-2016 il Milan dovrà cedere qualcuno per fare cassa (o, ipotesi non escludere, aspettare l'aiuto di un socio pronto a dare una mano sul mercato), e valutare l'ingaggio di un nuovo allenatore. Che possa davvero mettere Destro nelle condizioni di lasciare il segno.

    FZ 

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