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Deschamps: 'Occhio all'Italia, può andare lontano. Rabiot si è completato alla Juve, Maignan ha ottime qualità'
Il ct della nazionale francese Didier Deschamps ha concesso un'intervista a Sportweek, nella quale ha parlato ovviamente di Euro 2020 toccando anche alcuni temi legati al nostro campionato.
"Siamo coscienti di avere grandi mezzi ma le partite non si vincono prima di scendere in campo. Qualità e talento non bastano, serve grande forza mentale, concentrazione, aggressività, determinazione. Tutte cose che abbiamo avuto in Russia nel 2018. Vincere è difficile, farlo una seconda volta ancora di più. L’ambizione non si deve trasformare in eccesso di fiducia. Benzema? E’ stato fondamentale rivederci e parlare a lungo di quello che era successo e di molte altre cose. Ma quello che ci siamo detti rimane tra noi. Non c'è stato alcun problema con Giroud. Tutti hanno accolto Karim con naturalezza anche perchè, sapendo che ci sarebbero stati problemi, non l’avrei chiamato. Non siamo meno forti senza di lui ma ero cosciente che saremmo stati più forti con lui".
Sull'Italia di Mancini: "Può avere l’ambizione di andare lontano anche se forse non ha ancora quel vissuto internazionale a livello dei singoli. Per molti azzurri sarà la prima grande competizione. Ma la stessa cosa è successa per molti miei giocatori come Mbappè e Pavard nel 2018, quindi occhio... Mi piacciono Chiesa, che ha fatto una bella stagione con la Juve, lo stesso vale per Barella dell’Inter. Poi ci sono Immobile e Verratti che sono sempre elementi preziosi. Mancini ha costruito qualcosa di molto interessante, con giovani che sono cresciuti a vista d’occhio ottenendo risultati importanti tra Nations League e qualificazioni ai Mondiali. L’età media si è abbassata ma rimangono in rosa alcuni giocatori di esperienza".
Chiusura su due suoi giocatori, Rabiot e Maignan, che saranno protagonisti anche della prossima stagione di Serie A: "Rabiot le qualità tecniche le ha sempre avute, ma alla Juventus è migliorato molto in fase difensiva. E il fatto di vivere quotidianamente la mentalità dei bianconeri, con l’esigenza di vincere tutte le partite, è stato molto importante per la sua crescita. Oggi è un giocatore completo. Maignan? Ha ottime qualità naturali. Ha fatto una grandissima stagione con il Lille e anche se in nazionale ha davanti due portieri importanti in futuro avrà un ruolo da protagonista. Ha una forza fisica che gli permette di occupare molto spazio in porta, è difficile trovare spiragli. E andare al Milan non è mai una brutta scelta".
"Siamo coscienti di avere grandi mezzi ma le partite non si vincono prima di scendere in campo. Qualità e talento non bastano, serve grande forza mentale, concentrazione, aggressività, determinazione. Tutte cose che abbiamo avuto in Russia nel 2018. Vincere è difficile, farlo una seconda volta ancora di più. L’ambizione non si deve trasformare in eccesso di fiducia. Benzema? E’ stato fondamentale rivederci e parlare a lungo di quello che era successo e di molte altre cose. Ma quello che ci siamo detti rimane tra noi. Non c'è stato alcun problema con Giroud. Tutti hanno accolto Karim con naturalezza anche perchè, sapendo che ci sarebbero stati problemi, non l’avrei chiamato. Non siamo meno forti senza di lui ma ero cosciente che saremmo stati più forti con lui".
Sull'Italia di Mancini: "Può avere l’ambizione di andare lontano anche se forse non ha ancora quel vissuto internazionale a livello dei singoli. Per molti azzurri sarà la prima grande competizione. Ma la stessa cosa è successa per molti miei giocatori come Mbappè e Pavard nel 2018, quindi occhio... Mi piacciono Chiesa, che ha fatto una bella stagione con la Juve, lo stesso vale per Barella dell’Inter. Poi ci sono Immobile e Verratti che sono sempre elementi preziosi. Mancini ha costruito qualcosa di molto interessante, con giovani che sono cresciuti a vista d’occhio ottenendo risultati importanti tra Nations League e qualificazioni ai Mondiali. L’età media si è abbassata ma rimangono in rosa alcuni giocatori di esperienza".
Chiusura su due suoi giocatori, Rabiot e Maignan, che saranno protagonisti anche della prossima stagione di Serie A: "Rabiot le qualità tecniche le ha sempre avute, ma alla Juventus è migliorato molto in fase difensiva. E il fatto di vivere quotidianamente la mentalità dei bianconeri, con l’esigenza di vincere tutte le partite, è stato molto importante per la sua crescita. Oggi è un giocatore completo. Maignan? Ha ottime qualità naturali. Ha fatto una grandissima stagione con il Lille e anche se in nazionale ha davanti due portieri importanti in futuro avrà un ruolo da protagonista. Ha una forza fisica che gli permette di occupare molto spazio in porta, è difficile trovare spiragli. E andare al Milan non è mai una brutta scelta".