Catania-Palermo:| Colantuono: 'Ci divertiremo'
'Sto arrivando'. Sì, Stefano Colantuono, già allenatore delle due Sicilie, Catania e Palermo, a fine stagione si sistemerà con la sua Atalanta prima in classifica in serie B ai nastri di partenza della A (9 punti di vantaggio sul Novara terzo a 9 giornate dal termine). E in attesa del suo prossimo eventuale derby col Brescia 'gioca' quello di cui conosce tutti i segreti, gli aspetti più particolari: la vigilia ad alta tensione, i 90' roventi come in nessun'altra partita. Perché il tecnico l'ha vissuta su entrambe le panchine provando la gioia di vincere e la rabbia di perdere con tutto quel che ne è conseguito.
Il tecnico dell'Atalanta ha allenato il Catania nella stagione 2003-'04 in B: una stagione positiva (18 vittorie, 13 pareggi e 15 sconfitte) e la zona promozione mancata di un soffio. Alla guida dei rossazzurri ha sfidato due volte il Palermo perdendo in entrambe le circostanze, '0-2 all'andata al Cibali e non lo meritavamo affatto, sbagliammo pure un rigore, quindi segnarono Corini dagli undici metri e Zauli, poi il 5-0 alla Favorita senza attenuanti, mentre alla guida dei rosanero ho battuto in casa il Catania di Walter Zenga nel 2008 con una splendida punizione di Miccoli: tre partite che non dimenticherò mai per la tensione che ho vissuto anch'io'.
E adesso dal suo angolo di visuale privilegiato l'allenatore romano può esprimere la sua valutazione sullo stato fisico ed emotivo delle due squadre, chiamate a una prova di forza nella fase cruciale della stagione: 'Entrambe si sono risvegliate, rimesse in piedi dopo un periodo difficile: soprattutto il Palermo con la vittoria sul Milan ha ritrovato slancio ed entusiasmo. Ma ricordiamoci che in casa il Catania può giocarsela con chiunque e ha le sue chance per fare propria l'intera posta in palio. Questa per esperienza è una sfida che sfugge a qualsiasi tipo di pronostico, il momento positivo di entrambi accentuerà lo spettacolo in campo'.
Colantuono ha vissuto a Catania l'era Gaucci, meritandosi pure il premio di allenare la squadra principale, cioè il Perugia, dopo l'ottima stagione in rossazzurro. A Palermo, invece, ha dovuto bere per ben due volte l'amaro calice dell'esonero deciso dal presidente Zamparini: 'Palermo negli ultimi anni ha avuto sempre qualcosa in più rispetto a Catania per quanto riguarda gli obiettivi, posso testimoniarlo anch'io: c'è una differenza rintracciabile nella rosa e questi valori i rosanero cercheranno di imporli, ma al Massimino, ripeto, non è facile per nessuno, per questo dico che in questa tipologia di gare è come se si azzerasse tutto. Di sicuro da una parte Miccoli e Pastore possono finire sul tabellino perché vedono costantemente la porta, dall'altra Maxi Lopez è un giocatore che mi piace tantissimo e può dire la sua. Non è affatto da escludere che possano decidere il match su palla inattiva pure il tuttofare Migliaccio e il gigante Spolli. A Catania ci sarà da divertirsi'.
(La Gazzetta dello Sport - Edizione Sicilia)