Getty Images
L'ultima spiaggia di Depay
L'ASCESA - Le premesse erano ottime: 50 volte a segno con la maglia del PSV, di cui 27 nella stagione di esplosione, e un Mondiale ad alti livelli, con 2 gol in un attacco formidabile agli ordini di van Gaal. Lo stesso allenatore che poi, un anno dopo, ha sborsato 31 milioni di sterline per battere ogni concorrenza. Prima di rimanere a bocca asciutta.
IL DECLINO - Veloce, tecnico, a tratti imprendibile, ma... ma deserto. Sì, deserto, come il suo bottino negli ultimi 896' minuti giocati con la maglia del Manchester United, aridi di gol e assist. Nessuna capacità di incidere, dicono questo i numeri, dice questo il rendimento di tutta la sua avventura ai Red Devils: solo 7 volte a segno in 55 occasioni, la sua capacità di pungere si è affievolita con il passare del tempo, passando dal poco del primo anno, al nulla del secondo.
IL RILANCIO? - I venti minuti disputati in Premier League in questa stagione sono la sentenza definitiva di Josè Mourinho sulla sua storia recente, e forse sulla sua carriera. Chi è ora Depay? L'allenatore portoghese appena arrivato ha diramato una lista di esuberi, in cui l'esterno olandese è finito senza se e senza ma. Qualcuno però da lì è riuscito a rientrare, mentre Memphis è sempre rimasto ai margini della rosa. Sicuri che sia solo colpa dello United? Depay durante i quattro anni e mezzo al Lione dovrà sciogliere un dubbio: talento da rilanciare o giocatore da exploit stagionale?