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  • Demetrio Albertini a 360°: Mondiale ’94, Milan e Messi

    Demetrio Albertini a 360°: Mondiale ’94, Milan e Messi

    Demetrio Albertini è uno dei calciatori più significativi del Milan degli anni '90: 406 presenze, arricchite da 28 gol e tanti tanti trofei. In rossonero ha vissuto una delle parentesi migliori della sua carriera, affiancato da giocatori che hanno fatto la storia del calcio. Numero Diez l'ha intervistato, mettendo in luce gli aneddoti migliori di quegli anni e non solo, tra i temi trattati non poteva mancare il Milan.

    MILAN - "Mi viene la pelle d’oca perché il Milan è stata la mia seconda famiglia. Non penso solo ai risultati, ai tifosi, ma parlo di famiglia perché mi ha fatto crescere. Io firmo il primo cartellino al Milan a 10 anni, appena finita la quinta elementare, e ne esco a 32/33 anni. Ho vissuto quindi a braccetto con le persone e i valori che compongono la società per tantissime fasi della mia vita. Mi porto le vittorie, alcune rinunce – non sacrifici perché li ho sempre fatti con il cuore. La partita d’addio racchiude bene ciò che sono stato nello spogliatoio. C’erano otto Palloni d’Oro in campo e 45000 persone allo stadio. In quel momento, Van Basten viene da me in mezzo al campo e mi dice: “Demetrio, solo tu potevi raggrupparci tutti qui”. In campo vinci ma insieme agli altri, nello spogliatoio sei te stesso”.
    Albertini è stato anche uno dei calciatori presenti ai Mondiali del 1994, era il più giovane di quel gruppo e ha segnato un rigore nella finale di Pasadena. Durante l'intervista ha ricordato anche quei momenti.

    MONDIALE 1994 - “Ero il più giovane, perché ero nato nel secondo semestre del mese, mentre Dino Baggio era nato nel primo. Avevo 22 anni ed è stata un’esperienza meravigliosa. Tirare il calcio di rigore, nel vissuto comune, è un gesto molto facile: lì, però, devi gestire l’emotività, più che calcolare il gesto tecnico. E le emozioni in una finale mondiale non le puoi preparare, dato che capita molto raramente di tirare un rigore così importante. Ci sono volute incoscienza, dovuta anche all’età, e consapevolezza, perché quando sai di aver fatto tutto nel modo giusto, vai con serenità a calciare nel modo corretto”.

    Tutte le dichiarazioni di Albertini, comprese quelle sul Milan e sulla Nazionale, solo su Numero Diez.

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