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Dembele, notti brave fra PlayStation e fast food: può buttare una carriera
MAL DI PANCIA - Non c'è nulla di male in un ragazzo del 1997 a cui piacciono molto i videogiochi. Il problema si pone quando la semplice passione sfocia in una vera e propria dipendenza che influisce sulle prestazioni professionali. Lo sa bene Dembélé, che per rimanere attaccato alla console si è più volte presentato in ritardo agli allenamenti del Barcellona, provocando le ire di allenatore e compagni. Il colmo è stato raggiunto lo scorso giovedì. Il medico blaugrana - inviato dal club a casa del giocatore per verificare la natura di un presunto "mal di pancia" - si è trovato davanti una scena pietosa. Stanze a soqquadro, buio totale (nonostante fosse mezzogiorno) e un gruppo di amici del giocatore, accorsi per disputare un torneo alla PlayStation, accampati in ogni stanza. Del mal di pancia, per inciso, nessuna traccia.
RECIDIVO - La sregolatezza di Dembélé però non è una novità. Recentemente la Bild ha reso nota la denuncia di Gerd Weissenberg, ex proprietario della abitazione in cui il giocatore risiedeva ai tempi del Borussia Dortmund: danni ingenti e una richiesta di risarcimento pari a 20000 euro. Il Barcellona non sta facendo nulla per mascherare il proprio disappunto. La panchina punitiva contro il Betis Siviglia (è riuscito ad arrivare in ritardo anche sugli spalti) nella scorsa giornata di campionato è stata l'ultimo capitolo di una situazione che va ormai degenerando.
DUBBI BLAUGRANA - Solo qualche mese fa il club aveva tentato di intervenire sulle pessime abitudini culinarie del francese facendolo seguire da un cuoco personale, senza sortire alcun effetto. A quanto pare Dembélé mangia 'da schifo', un dettaglio che per un calciatore potrebbe non rivelarsi così insignificante. A nulla poi sembrano servire le strigliate dei compagni ("dovrebbe concentrarsi maggiormente sul calcio ed essere più responsabile", ha affermato l'altro giorno Suarez) e ora il Barça si interroga sul suo futuro. Rientrare da un investimento di oltre 100 milioni sostenuto solo un anno fa risulterebbe difficile, ragione per cui il club catalano sta provando ogni strada percorribile per recuperarlo. Ma non è da escludere che la società rivolga più di un orecchio al mercato. A giugno Ousmane potrebbe dire già addio, buttando via una opportunità stellare. Col rischio di passare il resto della vita ad alzare coppe solo su Fifa.