Della Valle ha ragione: Fiorentina tartassata dagli arbitri. Ma da che parte è stato il club quando fu rieletto Abete?
Andrea Della Valle ha perfettamente ragione: "Protestiamo in modo civile, convinti che l'errore di Mazzoleni durante la gara con la Roma sia stato soltanto un errore di giudizo e niente di più. Altrimenti non staremmo qui. Teniamo i toni bassi perchè siamo sempre attenti al fair play. Ma non siamo scemi. E' un errore che può compromettere la corsa alla Champions League: ci sono in gioco 30 milioni di euro che possono fare la differenza. Serve la massima attenzione". Bravo. Bene. Bis.
Siccome non è la prima volta che la Fiorentina viene tartassata dagli arbitri in questa e nelle passate stagioni. E, poichè faremmo notte, lasciamo stare le nefandezze perpetarate nel 2002, quando il club viola venne inverecondamente sbattuto in C2 o ciò che è accaduto nel 2006 per Calciopoli, vicenda nella quale la Fiorentina è stata cornuta e mazziata.
Siccome ci tocca pure sentire Nicchi che, da Tagliavento a Mazzoleni, senza soluzione di continuità, seguita ad affermare quanto siano bravi e fantastici i suoi sodali, per non dire dei giudici di porta definiti eccezionali e invece, seminatori di grandissima confusione.
Siccome Braschi, con grande sprezzo del ridicolo e temiamo, non scevro da problemi oculistici, ha affermato: "'Il fallo di mano di De Rossi? Rientra nella categoria delle decisioni difficili. Sfido chiunque ad aver visto subito cosa è successo".
Siccome potremmo tirare notte, snocciolando tutte le magagne di questo Sistema che non funziona, una domanda, una sola domanda sorge spontanea per Andrea Della Valle, dopo la sua sacrosanta protesta. Dov'era?
Dov'era la Fiorentina quando, il 14 gennaio scorso, con 429.62 voti e una percentuale pari al 94.34 Giancarlo Abete, in carica dal 2 aprile 2007, è stato rieletto al primo scrutinio alla presidenza della Figc, durante l’Assemblea federale elettiva che si è svolta a Roma e che ha visto tutti i club di A presenti votare all'unanimitàper il (ri)candidato unico?
Perché la Fiorentina - come la Juve, il Mian, l'Inter, come tutti gli altri club che periodicamente si lamentano degli arbitraggi - non si è opposta alla perpetuazione di un Sistema al quale questi arbitri e i loro vertici appartengono? Perché?
Perché la Fiorentina non guida o non raccoglie o non raduna un'opposizione durissima contro questo Sistema dove, chi sbaglia di più dirige di più; dove la meritocrazia è un'astrazione filosofica, dove non vogliono la moviola perchè verrebbe raso al suolo il potere di condizionare le partite? Con errori in buonafede, s'intende.
Caro Della Valle, ha detto bene: ci sono almeno 30 milioni di buone ragioni per protestare. La prima? Agire per cambiare. Quattro mesi fa, anche la Fiorentina ha perso una buona occasione. Si dirà: i viola erano in massiccia compagnia, tutti i club di A hanno votato per la conservazione del Sistema. E allora, se vi piace così tanto, tenetevelo e tenetevi questi arbiri. Ma, almeno, non protestate.
Xavier Jacobelli
Direttore Editoriale www.calciomercato.com