Delio Rossi:| 'Ecco cosa manca al Palermo'
Dopo la sconfitta casalinga rimediata ieri al “Renzo Barbera” contro il Fenerbahce e i fischi di parte della tifoseria rosanero presente allo stadio, il presidente Zamparini ha annunciato di voler lasciare il suo incarico in quanto stanco dall’atteggiamento del pubblico, a suo dire ostile nei confronti di società, squadra e allenatore. Questo il pensiero in proposito dell’x tecnico del Palermo Delio Rossi, intervistato in esclusiva dalla redazione di Mediagol.it. “Che idea mi sono fatto di questa situazione delle parole di Zamparini? Penso che sia dettata un po' dall'amarezza del momento, penso che il presidente ritornerà certamente sulle sue posizioni, anche perché lui è molto legato al Palermo e alla sua gente – ha spiegato l’allenatore romagnolo – Io che ho vissuto l’esodo dei 40mila palermitani cosa penso quando sento che i tifosi non hanno più entusiasmo? Non mi sembra che i tifosi non abbiano dimostrato attaccamento e affetto. Ho visto dalla tv che in trentamila persone sono andate a vedere il preliminare di andata di Europa League con il Thun in un giorno di piena estate. Questo dimostra che a Palermo c’è sempre grandissima voglia di calcio”.
“Zamparini ha detto che la frattura nasce dall'anno scorso quando io avrei creato una mia frangia lavorando per me stesso e non per il Palermo? L'ultima cosa di questo mondo che vorrei fare è replicare al presidente. Io non ho bisogno di chiarire niente, anche perché la gente ha la propria testa e pensa con la sua testa. Credo che un po’ tutti sanno come stanno le cose quindi non serve aggiungere altro”. Così in esclusiva ai microfoni di Mediagol.it, l’ex allenatore rosanero Delio Rossi.
Intervistato in esclusiva dalla redazione di Mediagol.it, l’ex tecnico del Palermo, Delio Rossi, ha anche detto la sua in merito alla tanto agognata difesa a tre, molto cara al presidente Zamparini, e riposta nel cassetto dal neo mister Stefano Pioli tornato, nelle ultime amichevoli, al consueto schieramento a quattro. “Ritengo che quest’ultimo dia maggiori certezze e sicurezze alla linea difensiva. Sinceramente ho visto poco perché dalla televisione si ha una sensazione diversa. Bisogna dare comunque al nuovo tecnico il tempo e il modo di lavorare serenamente, lui ha bisogno di conoscere i nuovi giocatori – ha spiegato il mister- Credo che poi le cose andranno meglio. Non ho mai pensato che il problema sia la difesa a tre o a quattro, è meglio che la squadra faccia una cosa in cui crede, anche se sbagliata, piuttosto che farne una senza convinzione e qualcosa in cui si crede poco”.
Nel corso dell’intervista rilasciata in esclusiva alla redazione di Mediagol.it, l’ex tecnico del Palermo, Delio Rossi, ha così commentato le prime deludenti uscite dei rosanero guidati dal nuovo allenatore Stefano Pioli. “Il calcio d’agosto è qualcosa in cui si prendono lucciole per lanterne, la fase precampionato non è andata benissimo ma Pioli ha sicuramente il metro della situazione, conosce i nuovi giocatori, i vecchi li conosco pure io e so che sono ragazzi molto legati al Palermo – ha spiegato l’allenatore romagnolo – Io penso che Pioli troverà il bandolo della matassa e già da domenica, contro il Novara, miglioreranno le cose. Zamparini dice che domenica i rosa prenderanno ‘bastonate’? Beh, non è la prima volta che il presidente fa certe dichiarazioni quindi penso che sia un modo per motivare la squadra”.
Intervenuto in esclusiva ai microfoni di Mediagol.it, l’ex tecnico del Palermo, Delio Rossi, è stato sollecitato sull’imminente partenza di Cesare Bovo con probabile destinazione Genoa. “Non so cosa ci possa essere dietro tale decisione. Ritengo che dopo un po' di tempo trascorso insieme, diventa come quando si è sposati, vedi che tua moglie russa e si dimentica che magari è brava a crescere i figli, che è una persona a modo. Erroneamente si dà più peso ai difetti che non ai pregi”. Nel corso dell’intervista esclusiva rilasciata alla redazione di Mediagol.it, Delio Rossi si è espresso anche in merito alle dichiarazioni del neo ds rosanero Sean Sogliano che ha lasciato intendere che qualcuno in organico ha esaurito stimoli e motivazioni. “Il riferimento fatto dal direttore sportivo includeva Cassani e Nocerino? Io conoscendo i ragazzi posso parlarne solo bene, a me e al Palermo si sono dati completamente, non penso che nel giro di quindici giorni possa essere cambiato qualcosa – ha aggiunto Rossi - Bisogna essere apprezzati per dare il massimo, magari questi ragazzi non si sentono più stimati”.
Nel corso dell’intervista concessa in esclusiva alla redazione di Mediagol.it, l’ex allenatore del Palermo Delio Rossi ha poi voluto mandare un suo messaggio ai tifosi rosanero. “In questo momento ‘particolare’, voglio dire a tutti loro quello che ho sempre detto, ovvero che gli allenatori passano, i giocatori passano, i presidenti alla lunga passano, ma il Palermo rimane – ha spiegato il mister - quindi bisogna stare vicini in questo momento ai giocatori che ci sono, all'allenatore e al presidente. Penso che è sempre un punto a favore dell'ambiente, quindi l'ambiente soprattutto nei momenti particolari deve fare la sua parte. Ma in realtà questo non è nemmeno un momento particolare, è solo che non c'è ancora il campionato. I tifosi devono stare vicino alla squadra come hanno sempre fatto”.
“Se manca un faro e la qualità a centrocampo dopo le partenze di Liverani e Pastore? Penso che questo lo sapranno il presidente e l'allenatore, anche perché avranno fatto loro la strategia di mercato. A me viene molto difficile dare un giudizio da fuori, anche perché non so come vuole giocare l'allenatore e cosa vuole fare il presidente e non sapendo questo non posso permettermi di giudicare”. E’ questo il pensiero dell’ex allenatore del Palermo Delio Rossi, intervistato in esclusiva dalla redazione di Mediagol.it. “Forse numericamente manca qualcuno ma come del resto mancava l'anno scorso. Non è un mistero che numericamente mancano i centrocampisti, di qualità o no. Anche l'anno scorso, abbiamo fatto un campionato intero con quei centrocampisti. Se l’attacco va bene o se manca qualcuno? Non lo so, dipende sempre da come vuole giocare l'allenatore, se vuole giocare con una punta sola, con due esterni o con due trequartisti. Io preferisco non entrare nel merito”.
In esclusiva ai microfoni di Mediagol.it, l’ex allenatore del Palermo ha anche detto la sua su due giocatori rosanero che quest’anno avranno il compito di non far rimpiangere il “Flaco” Javier Pastore, ovvero Josip Ilicic ed Eran Zahavi. “Il primo è indubbiamente un giocatore molto forte ma è chiaro che deve ancora fare il salto di qualità perché attualmente purtroppo è ancora molto discontinuo – ha dichiarato il tecnico romagnolo - Zahavi? Non posso dare un giudizio. Quest’anno ho visto giocare il Palermo nella prima partita di Europa, quella di andata con il Thun, perché la seconda l’ho vista a sprazzi su internet e quella di ieri non sono riuscito a vederla. Per questo non credo di poter dare un giudizio, ma posso dire che il calcio d'agosto lascia sempre il tempo che trova, dipende anche dalla preparazione che si fa e da tante cose. Il ragazzo comunque lascia intravedere buone qualità”.
Il legame tra Delio Rossi ed i calciatori con i quali ha condiviso la sua esperienza rosanero rimane indissolubile sul piano umano ancor prima che professionale. Intervistato in esclusiva dalla redazione di Mediagol.it, l’ex tecnico di Lazio e Palermo conferma l’esistenza di rapporti attualmente in essere con molti dei suoi ex giocatori. “Con qualcuno sono rimasto in contatto, ogni tanto ci sentiamo, non solo con i calciatori ma anche con altre persone perché penso di avere dato e ricevuto tanto dal Palermo. Tutti quelli che sono andati via mi hanno chiamato – ha spiegato Rossi in esclusiva ai microfoni di Mediagol.it – tra coloro che sono rimasti in rosanero ogni tanto mi contatta qualcuno, è sciocco fare i nomi. Tra i calciatori che hanno lasciato la Sicilia ho sentito Garcia e Kasami. Pastore? No, lui non mi ha chiamato ma sono sicuro che lo farà. Sirigu, invece, lo ha già fatto”.
Intervistato in esclusiva alla redazione di Mediagol.it, l’ex tecnico del Palermo, Delio Rossi è anche stato sollecitato sulla suggestiva ipotesi di un suo ennesimo clamoroso ritorno sulla panchina rosanero. “Tornerò nel capoluogo siciliano molto volentieri, lì ho lasciato gente che mi vuole bene. Non so dire se vi farò ritorno da turista, da avversario o cos'altro ma, di sicuro, tornerò, sempre alla mia maniera, in punta di piedi e discretamente. Se mi arrivasse una chiamata di Zamparini? Troppi se, non si fa così. Sono abituato a pensare alle cose concrete ma posso dire che se capiterà vedremo”.
Al termine dell’intervista concessa in esclusiva alla redazione di Mediagol.it, l’ex allenatore del Palermo Delio Rossi ha anche parlato del suo futuro che, secondo le ultime indiscrezioni, potrebbe essere in Francia. “Io sto aspettando quello che ho sempre aspettato. Se mi capiterà una proposta che mi intriga, andrò ad allenare ma se non arriverà non allenerò. Grazie a Dio la mia è una scelta, non sono fermo perché non ho avuto opportunità di lavorare ma perché non c'è stata una proposta che mi ha intrigato e mi ha fatto sobbalzare sulla sedia, che è un qualcosa che ci vuole per fare questo lavoro – ha spiegato Rossi a Mediagol.it – La proposta del Psg? Per il momento non è arrivato nulla. Se io sono disposto ad andare all'estero? Dipende sempre dalla proposta, non è un problema di andare all'estero, se una proposta mi intriga lo faccio ben volentieri, altrimenti non c'è il problema di Italia o Estero. Quindi gradirei l'ipotesi Francia qualora arrivasse un’offerta concreta? Con i se e con i ma non si fa la storia, se capiterà vedremo”.