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Delio Rossi a CM: 'Napoli, ecco dove vuol giocare Gabbiadini'
Napoli e Lazio si contenderanno l'accesso alla finale di Coppa Italia e probabilmente il terzo posto: la partita dello scorso mercoledì ha indicato una favorita? "Ho assistito a una partita bellissima, uno bello spettacolo per il nostro calcio. Il pareggio con gol, naturalmente, dà una possibilità in più agli azzurri ma questa Lazio può giocarsela. Quanto al campionato, è indubbio che il Napoli abbia qualcosa in più ma molto dipenderà dal cammino in Europa League. I tanti impegni ravvicinati possono rappresentare un pericolo: si disperdono tante energie fisiche e mentali e aumenta il rischio di infortuni, ma è anche vero che la squadra di Benitez è abituata a giocare ogni tre giorni. Dal punto di vista qualitativo la rosa del Napoli è superiore, ma la partita è ancora aperta".
Benitez è riuscito a strappare un pari affidandosi al turn over, mentre Pioli ha schierato la formazione migliore: scelte dettate dalle potenzialità delle due rose o figlia di due filosofie diverse?
"Pioli ha fatto benissimo a giocarsela con gli uomini migliori: parliamo di una semifinale di Coppa Italia e inoltre, sulla Lazio, non grava l'impegno europeo. Il Napoli, di contro, ha una squadra che lavora insieme da più tempo, è abituato a giocare su più fronti e per questo le rotazioni diventano imprescindibili. Certo, tutto è legato alla qualità complessiva del parco giocatori e da questo punto di vista il Napoli è ben fornito".
Continua a mettersi in grande evidenza Gabbiadini: la posizione alle spalle di Higuain premia le sue caratteristiche?
"A mio avviso l'attaccante riesce a dare il meglio di sè in un 4-3-3, partendo largo a destra nel tridente offensivo, per poi convergere sul mancino. E' anche vero che lui si sente un centravanti, vuole giocare da prima punta e i numeri gli stanno dando ragione, perché continua a segnare con buonissima continuità. E' un ragazzo molto intelligente e volitivo, è destinato a crescere e ad affermarsi su grandi palcoscenici".
Il tema giovani impone un passaggio su Cataldi: può essere lui il centrocampista del futuro? "Lo seguo con attenzione da un po’, già a Crotone mi aveva impressionato ma poteva soffrire il salto dalla Serie B alla A e invece si sta confermando su ottimi livelli. Sa fare tutto, è mobile e dinamico ma, cosa ancor più importante, gioca sempre in verticale".
Una chiosa su Benitez, spesso al centro delle critiche per la sua filosofia troppo offensiva: in Italia si fatica ad accettare un calcio 'diverso',rispetto a quello nostrano?
"Tutto è legato ai risultati: se vinci sei un fenomeno, se perdi sei un poco di buono, al di la dell'atteggiamento tattico. Sarà sempre così, è inutile affannarsi".