Screzi DeLa-Mazzarri:| Per premi e rinnovo staff
Tutto in un mese: dall’illusione scudetto al “rischio” preliminari Champions. Il detto dalle stelle alle stalle, però, in questo caso non c’entra niente. Il quarto posto sarebbe già un risultato sorprendente, certo, ma solo se riavvolgiamo il nastro fino a Folgaria, sede del ritiro estivo, quando a tenere banco non erano le fantasie legate ad una certa musichetta, ma il triste epilogo della vicenda Quagliarella e non solo. A questo punto della stagione, infatti, dopo una cavalcata entusiasmante ricca di soddisfazioni anche in Europa, sarebbe davvero un clamoroso autogol rischiare di farsi beffare dall'Udinese e rovinare la gioia di un accesso diretto nella griglia dei campioni. Come già anticipato a tempo debito dalla nostra redazione, un mese fa i giocatori hanno chiesto alla società quale sarebbe stato il premio per la qualificazione diretta alla Champions. Da poche ore è emerso un altro retroscena. Secondo indiscrezioni raccolte pochi istanti fa da Calcionapoli24.it, la risposta di Fassone e Bigon alla “curiosità” dei calciatori è stata chiara: 30 mila euro a testa per ogni calciatore. A quel punto i giocatori hanno chiesto di parlare direttamente con il Presidente (giunto, come è noto, a Castelvolturno, dopo la sconfitta con il Palermo) perchè insoddisfatti della cifra che per loro doveva essere almeno di un importo 3 volte superiore.
Il faccia a faccia tra le parti è stato "animato", qualche parola grossa è volata, ma il patron non ne ha voluto sapere di fare concessioni confermando, invece, con decisione quanto detto da Fassone e Bigon: 30 mila euro a testa per l’accesso diretto alla Champions. Non un centesimo di più. Ora non è dato sapere quanto possano essere una coincidenza le tre sconfitte nelle ultime 4 partite, ma è chiaro che l’armonia in un gruppo è quasi sempre la base di ogni successo. Sono divergenze di vedute e filosofie di vita a confronto. “Esistono i contratti e vanno rispettati, i calciatori sono strapagati per impegnarsi e sudare la maglia: nessun miracolo, un premio è un di più che un presidente può anche evitare di riconoscere”. “Nessuno si aspettava questo risultato, i ragazzi hanno fatto uno sforzo enorme. Il Napoli è il Napoli e ad una qualificazione in Champions va ricompensata: i giocatori vanno accontentati, il calcio funziona così e i soldi sono la marcia in più”. In tutto questo bailamme, come al solito, chi ci rimette sono i tifosi.
I COLLABORATORI DEL MISTER IN SCADENZA. Sul fronte Mazzarri, intanto, spunta un altro episodio chiaramente collegato al discorso dei premi e dei rinnovi. I collaboratori del livornese hanno il contratto in scadenza e il mister spinge, come è giusto che sia, per il rinnovo e per un riconoscimento attraverso un ritocco dell’ingaggio verso l’altro. Anche su questo punto De Laurentiis avrebbe fatto capire a chiare lettere che è compito suo e della società il rinnovo dei contratti con relativi eventuali adeguamenti. E' comprensibile la voglia di Mazzarri di continuare, nel caso, a lavorare con il suo staff, ma la domanda nasce spontanea: perchè l’anno scorso il tecnico di San VIncenzo si è preoccupato solo del suo rinnovo e non anche di quello dei suoi fidati collaboratori?