Un 2012 molto particolare per Alessandro Del Piero: ha chiuso la sua pluriennale carriera alla Juventus con la conquista di un altro Scudetto, ma poi ha ricevuto il benservito da parte della dirigenza bianconera; è fresca nella memoria di tutti l'immagine di Andrea Agnelli che, in un CdA della Juventus, annuncia il non rinnovo del contratto di Del Piero con largo anticipo. Tutti spiazzati, forse anche il diretto interessato. Che alla fine decide di cambiare totalmente aria.

Lui, a differenza della società, ha mantenuto fede a quanto aveva sempre detto: in Italia non giocherò mai con una maglia diversa da quella della Juventus, ma ho ancora voglia di calciare punizioni, sentire l'odore del campo e provare emozioni. Dunque, si parte per l'Australia, nonostante tante offerte provenienti da diverse parti del mondo. Ma nella terra dei canguri, dopo un arrivo trionfale, sono subito dolori: la squadra non c'è, le uniche perle le dispensa lui, Del Piero. Ma è troppo poco e il Sydney Fc è ultimo nella A-League locale.

Buon pubblico, ci mancherebbe. Grande seguito mediatico, assolutamente. Ma senza gioia e senza risultati, ha senso continuare? Senza dimenticare che l'altra metà di Sydney, quella rappresentata dai Western Wanderers dell'altro italiano d'Australia Jacopo La Rocca, vince. Caro Del Piero, si chiude un 2012 bello fino a maggio, molto negativo da lì in poi. Sperando in un 2013 migliore. Ancora in Australia? Forse. A capodanno ci sarà la sfida contro Adelaide, poi partirà il mercato: e Del Piero riceverà non poche telefonate dall'Europa, questo è sicuro...