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Del Piero: 'Ispirato da Ronaldo all'Inter, giocare mi manca tanto'. E stuzzica Vieri sul 5 maggio...
SACCHI - “Con Sacchi non avevi tanto spazio, menomale che sono arrivati gli altri che volevano copiare Sacchi. I primi anni al Milan era un martello pneumatico. Ero in stanza con Zola e ci preparavamo per andare a cena, non volevamo arrivare tardi la prima volta. Arriviamo dieci minuti prima con già tutti seduti. Gli unici posti liberi vicino a Sacchi e dovevamo tenere quei posti per tutto il ritiro. Sono stati grandi insegnamenti”.
ADDIO AL CALCIO - “Giocare non mi manca un po’, mi manca tanto. In Australia mi sono divertito, è stato un salto nel vuoto per me. La mentalità è diversa, ad esempio loro in settimana avevano un giorno libero. Mi ero impuntato per aumentare le sedute, ma poi ho capito che le abitudini erano quelle e mi sono adeguato. Non ero bravo in inglese, è stato tutto diverso e ho conosciuto un nuovo tipo di calcio sicuramente. Un po’ sono ingrassato, ho un filo di pancetta ora, ho 4/5 kg di troppo”.
ESULTANZA TORO SEDUTO - “Mi sono messo seduto perché ti ho visto seduto, mi ricordo, completamente casuale come esultanza. È stato un bel Mondiale anche quello lì”.
INZAGHI - "Mi parlava dell’emozione dell’assist. Ma cosa ne sapeva Pippo? Lui però quando non segnava rosicava tantissimo, lo prendevo in giro quando facevo un gol di più".
INTER - "Il suo arrivo in Italia all’Inter mi motivò tanto, cercavo di andare anche io più veloce anche se lui andava a duemila…".
5 MAGGIO - “Ti ricordi quando ti ho detto di fare la chiamata su Instagram il 5 maggio?”. Pronta la risposta di Vieri: “No, quella cosa non la dovevi dire, mi hai distrutto con il 5 maggio. Non vuoi farmi dormire. Lasciami stare", la sua scherzosa risposta.