Del Piero dice tutto: da Juve-Roma al futuro, da Mandela a Papa Francesco
Lunga intervista di Alessandro Del Piero alla Gazzetta dello Sport in edicola oggi. Diversi i temi affrontati dall'ex capitano della Juventus: la Juve, la sfida fra i bianconeri e la Roma, Totti, l'Australia, il futuro, Mandela e Papa Francesco.
Sulla Juventus: "Credo tantissimo nel valore della squadra. Mi è dispiaciuto per l’eliminazione in Champions, ma ora c’è l’Europa League. Dovrebbe essere il primo obiettivo? Il primo obiettivo non so, non sono mai riuscito a fare classifiche, e il terzo scudetto di fila sarebbe un traguardo straordinario. Ma concordo sul fatto che l’Europa League non vada snobbata e non solo perché la finale si giocherà allo Juventus Stadium".
Su Juventus-Roma: "Una vittoria con la Roma sarebbe un’ipoteca sullo scudetto? Ho vinto e perso scudetti già persi o già vinti. Qualunque risultato non sarà determinante. Certo, se vince la Juve sarà un bel passo avanti".
Su Totti: ""Totti dimostra che si può fare la differenza anche da vecchietti? No, è più semplicemente la conferma che Francesco è un grande campione ed è fondamentale per la Roma dentro e fuori dal campo".
Sul suo futuro: "Se lascio il calcio nel 2014? "Risposta altrettanto diretta e sincera. Non ho ancora deciso. Pensavo di arrivare a questo punto con le idee più chiare, ma non è ancora il momento di prendere decisioni. Non riesco a farlo ora, nel pieno di una stagione, con tutti gli obiettivi da raggiungere. Ne dobbiamo riparlare tra qualche mese. Dipenderà soprattutto dalla testa. Ho scelto di rimandare la decisione per la mia totalizzante concentrazione sul campo, sul Sydney, sui playoff da raggiungere e onorare. Di qui in avanti, il mio cervello e il mio cuore raccoglieranno le informazioni necessarie per scegliere. La passione è la stessa di sempre. Ho la fortuna di avere alcune persone di cui mi fido a cominciare da mia moglie, dalla mia famiglia, da mio fratello.Ma sono loro i primi a volermi accompagnare nella decisione, non a sostituirsi a me".
Su Nelson Mandela: "Il personaggio non sportivo del 2013? Nelson Mandela. Noi che viviamo in quest’epoca abbiamo avuto la fortuna di ascoltarlo, di godere dei cambiamenti e del progresso che grazie al suo sacrificio abbiamo ricevuto in dono. Gratis.Non parlo solo del Sudafrica. Parlo di tutti. Il minimo che possiamo fare è spiegare ai nostri figli chi era e cosa ha fatto, anche per noi".
Su Papa Francesco: "Non so di preciso dove giocherebbe. So però che numero porterebbe sulla maglia: il dieci. E ho detto tutto...".