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    Futuro Juve: Del Neri non perde il tram

    Futuro Juve: Del Neri non perde il tram

    Il tecnico: "Felice di vedere Grosso così, non poteva essere diventato un altro".
    Del Neri: "In corsa per l'Europa, vedete che abbiamo un futuro?".
    Altro che integralista del 4-4-2, comunque il suo Verbo preferito, ieri sera Gigi Del Neri ha sfogliato quasi tutti i sacri testi: dal 4-1-4-1 d'avvio, "con Matri fantastico terminale", al 4-5-1, piazzando in mezzo Krasic. Alla fine l'ha vinta, salendo sull'ultimo tram: "Siamo tornati in corsa per l'Europa - attacca con un filo di voce il tecnico bianconero - perché dopo i risultati di questa giornata ce la possiamo fare. Soprattutto se la squadra trova motivazioni, se trova concentrazione e continuità". O almeno può lottare per qualcosa, l'Europa League per esempio, se la Champions resta sull'orizzonte degli eventi: "Perché non so se arriviamo a recuperare tanti punti, perché ne abbiamo persi parecchi, ma la squadra ha dimostrato di essere capace di tutto: di battere le grandi e di avere difficoltà con le piccole".

    Di certo la Juve, e Gigi, può contare ancora su un gruppo, prima che su una squadra, se dopo il primo gol Felipe Melo è volato ad abbracciare il tecnico, fin quasi a sollevarlo da terra: "Non si può pretendere che vada sempre tutto per il verso giusto - ragiona ancora Del Neri - e nei giudizi bisognerebbe tenere conto degli infortuni e dei momenti complicati, ma ho sentito spesso parlare di futuro in toni preoccupati invece la squadra cresce e abbiamo sette nazionali. Chi altri lo può dire?". Riposa un altro po' le tonsille, riceve pacche e complimenti e si abbandona all'analisi: "Matri meglio di Pazzini? Mah, Matri è più freddo sotto porta, il Pazzo ha una velocità notevole e sa cambiare traiettoria all'improvviso. Difficile, ma voglio parlare dei miei che a Roma sono stati davvero bravi e nonostante le assenze, che avrebbero potuto metterci ko".

    In una notte così, c'è gloria anche per i difensori, per Fabio Grosso, nuovamente in formato Mondiale: "L'avevo visto in crescita nelle ultime settimane e lo sapevo che avrebbe fatto bene. E poi un giocatore che ha vinto i Mondiali, che non è vecchio, non può essere di colpo diventato un estraneo al mondo del calcio". Caramelle anche per Motta: "Questo è un giocatore che deve essere da Juve, perché ha grande qualità". Basta solo continuare, come mai la Juve ha fatto, fin qui.

    Il suo ultimo tram non è quello perso: notizia rilevante per Del Neri, l’uomo che vive su un predellino. La Juve sbanca Roma quasi in incognito, togliendosi i baffi posticci strada facendo, con i connotati semplici ma efficaci che le riconoscevamo, prima che infortuni, carenze di organico e black-out mentali la trasfigurassero. Storari in porta come in un flash-back, esterni senza timidezze, Krasic concreto e spavaldo. Sarà stata la sbornia americana, ma i giallorossi non sono stati degni dello show dibenedettiano, anche se le circostanze (un palo e l’ispirazione del portiere avversario) hanno remato contro. Un pareggio non sarebbe servito a nessuno, il successo della Juve serve soprattutto all’Udinese, quarta in classifica. Perché Montella poteva avvicinarsi, mentre ipotizzare una remuntada dei bianconeri è francamente audace. Però suggestivo.

    Questo è il punto: dove porterà il tram di Del Neri? Restiamo convinti che se il capolinea non sarà la Champions League, il tecnico dovrà trarne le conseguenze, o la società per lui. Nel frattempo il bimbo che ha lottato strenuamente con l’acqua sporca merita considerazione: non è uno spogliatoio di ammutinati e non tutto quello che luccicava sino a dicembre era una patacca. Che fosse o meno fedele al progetto tanto sbandierato e troppo spesso rinnegato, quella vista all’Olimpico è sembrata finalmente una squadra. Di questi tempi già qualcosa.


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